Manifesti no Tav, teramano denunciato a Bologna

30 Gennaio 2014

Sorpreso, insieme a un 24enne di Roma, in via Zamboni ad attaccare manifesti e volantini che inneggiano alle battaglie contro la Tav in Val Susa

TERAMO. Due attivisti di area anarchica sono stati denunciati la scorsa notte dalla Digos di Bologna, che li ha sorpresi in via Zamboni ad attaccare manifesti e volantini che inneggiano alle battaglie contro la Tav in Val Susa. Sono un 24enne di Roma e un 32enne di Teramo, entrambi domiciliati da tempo in città e ben conosciuti alle forze dell'ordine. Risponderanno di deturpamento e imbrattamento, reato aggravato dal fatto che hanno preso di mira edifici storici.

Nei manifesti, sequestrati insieme alla colla usata per attaccarli ai muri, vengono difesi gli attentati nei cantieri Tav, definiti 'atti di giusta resistenzà, e si fa riferimento all'arresto di altri quattro attivisti (Claudio, Chiara, Mattia e Niccolò), finiti in manette lo scorso dicembre perchè ritenuti fra i responsabili del violento attentato del maggio 2013 in Val Susa. Inoltre viene dato appuntamento a diverse iniziative di lotta: una giornata di mobilitazione nazionale il prossimo 22 febbraio e altri tre incontri in programma, sempre a febbraio, a Bologna, nelle facoltà di Lettere e Scienze Politiche.

I due denunciati farebbero parte di un gruppo già finito nei guai un anno fa per avere affisso, a Bologna, manifesti con un falso logo del Pd, inneggianti alla lotta No Tav. Anche per questo, a quanto si apprende, non si escludono collegamenti con i recenti imbrattamenti a avvenuti in due circoli cittadini del Pd, al Navile e in San Donato.

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