Il pm della Procura distrettuale antimafia David Mancini

Martinsicuro, arrestato boss affiliato alla Nuova camorra organizzata

Operazione della Procura distrettuale antimafia, rinchiuso a Castrogno un cinquantenne napoletano che gestisce un grosso traffico di droga

MARTINSICURO. E’ l’ennesima conferma, qualora fosse necessaria, dell’esistenza di una realtà già più volte delineata da inquirenti e investigatori: la presenza di camorristi sulla costa teramana decisi a prendere il comando del mercato della droga che arriva soprattutto dal Napoletano.
In questo contesto si inserisce l’arresto fatto a Martinsicuro di un cinquantenne boss della camorra, in particolare un affiliato alla Nuova camorra organizzata. L’uomo è rinchiuso nel carcere teramano di Castrogno con l’ accusa di spaccio di droga. L’arresto è scattato nell’ambito di un’attività d’indagine portata avanti alla Procura distrettuale antimafia dell’Aquila (il pm titolare del fascicolo è David Mancini) e ancora coperta da uno stretto riserbo.
L’operazione è scattata nei giorni scorsi quando gli investigatori hanno avuto il sospetto che l’uomo potesse scappare, allontanarsi dalla località di residenza. Forse dopo aver avuto il sentore dell’arrivo di qualche provvedimento nei suoi confronti. E’ ipotizzabile che il suo arresto rientri nell’ambito di una più vasta attività di indagine portata avanti dalla Procura distrettuale su tutta la costa teramana, in particolare proprio sullo spaccio di sostanze stupefacenti. E d’altronde già in passato, dalle varie relazioni annuali della Direzione nazionale antimafia, è emersa la presenza della criminalità organizzata in Abruzzo. Soprattutto lungo la costa, soprattutto nella gestione del mercato della sostanza stupefacente. Perchè la droga, hanno ricostruito gli accertamenti meticolosi degli investigatori, arriva prevalentemente dalla Campania ed i fornitori sono immancabilmente legati alla camorra con rom e albanesi usati sul territorio. Il ruolo degli albanesi e delle famiglie di etnia rom appare essere quello dei "cavalli" e degli spacciatori al minuto sul territorio, mentre il vero mercato ed i grossi guadagni restano appannaggio dei grossisti della camorra che sembrano aver trovato spazio per i loro loschi traffici.
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