Melania, il giallo della borsa nuova

18 Ottobre 2011

Il delitto di Civitella, i sospetti della famiglia Rea: Parolisi (foto) l’ha comprata per sostituire quella originale. Accertamenti della finanza sul codice a barre. Forse oggi l’audizione di Ludovica

TERAMO. Sono due le borse di Melania consegnate dalla famiglia Rea alla Procura di Teramo perché ritenute utili alle indagini sull’omicidio della donna. Una, in particolare, potrebbe dare una svolta all’inchiesta. Apparentemente è la stessa borsa che Melania Rea porta con sé la mattina del 18 aprile, quando la telecamera di un supermercato di Ascoli riprende la donna - che sarebbe stata accoltellata a morte nel bosco di Ripe poche ore dopo - mentre fa la spesa insieme al marito Salvatore Parolisi e alla figlia. Marca Alviero Martini, modello Shopping. Una borsa da 250 euro, che Melania possedeva da un anno e mezzo.

Il punto è che la borsa che i familiari si sono ripresi quando hanno riportato gli effetti personali della donna da Folignano nella casa paterna, a Somma Vesuviana, appare nuova di zecca. Quasi intonsa. Il sospetto, nei Rea, è maturato lentamente: e se questa non fosse “quella” borsa, ma un modello simile acquistato da Parolisi a ridosso del delitto, se non addirittura dopo, in modo da coprire la scomparsa di quella della moglie? L’unico modo per scoprire dove e quando l’accessorio è stato acquistato, a quanto pare, è analizzare il codice a barre presente all’interno. Il compito è stato affidato dai pm Davide Rosati e Greta Aloisi alla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza. L’altra borsa conterrebbe un portafogli con appena cinque euro e alcune tessere a punti del supermercato e servirebbe a dimostrare che Parolisi mandava in giro la moglie con i soldi contati.

I Rea avrebbero detto agli inquirenti che Melania, quando tornava in Campania, si faceva dare spesso dei soldi dai familiari proprio perché il marito, implacabile accumulatore di risparmi sui propri conti, era molto “tirato” con lei. Che non aveva un proprio bancomat. Intanto voci di corridoio danno per imminente l’audizione da parte dei pm teramani di Ludovica P., la soldatessa che è stata per due anni l’amante di Parolisi. L’audizione a quanto pare avverrà in un luogo protetto e non in Procura, forse già oggi. (d.v.)

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