Melania, una perizia svela il mistero della borsa

3 Novembre 2011

La procura indaga sul retroscena rivelato dall'amica del cuore Valentina

TERAMO. Il mistero della borsa di Melania si dissolve sotto la lente d’ingradimento degli esperti nominati dalla stessa procura. Quella trovata nella casa di Folignano è proprio la sacca comprata dalla donna e dal marito in un negozio ascolano. Il sospetto della procura che potesse essere stata sostituita dal caporal maggiore Parolisi, in carcere con l’accusa di omicidio, s’infrange con la certezza di una perizia.

Il codice a barre analizzato ha consegnato ai magistrati la storia della borsa di Alviero Martini: è proprio quella acquistata da Melania e Salvatore Parolisi nel negozio di Ascoli nel 2010. Ed è la stessa borsa che la giovane mamma indossava la mattina del 18 aprile, poche ore prima di essere uccisa, quando è entrata nel supermercato della città picena con il marito e la figlioletta. Il caporal maggiore Parolisi ha sempre dichiarato che quel giorno, quando è uscita nuovamente per andare a Colle San Marco con la sua famiglia, Melania non portava nessuna borsa. Ma chi conosceva la donna, a cominciare dai familiari, ha sempre sostenuto che non sarebbe mai uscita senza, soprattutto da quando era diventata mamma di una bambina di 18 mesi.

I familiari della vittima si sono ripresi la borsa di Alviero Martini quando hanno riportato gli effetti personali della donna dalla casa di Folignano a quella paterna di Somma Vesuviana. Una borsa che a loro era sembrata nuova di zecca per essere un oggetto acquistato più di un anno fa. Così il sospetto dei familiari era diventato anche quello dei magistrati teramani che seguono il caso, i pm Davide Rosati e Greta Aloisi, a cui gli stessi parenti della vittima avevano consegnato quella borsa. Una borsa che è stata analizzata proprio dagli esperti di Alviero Martini. Ora l’attenzione resta concentrata sugli occhiali da sole che Parolisi ha consegnato e che attualmente sono all’esame del Ris, il raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri.

Anche in questo caso gli inquirenti hanno il sospetto che quelli consegnati da Parolisi non siano quelli indossati da Melania, gli stessi che si vedono nelle immagini registrate dalle telecamere del supermercato di Ascoli la mattina del 18 aprile e che riprendono gli ultimi attimi di vita di Melania. In questi giorni i Ris stanno confrontando proprio un fotogramma di quelle immagini con gli occhiali consegnati dal caporal maggiore.

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