Mercato ittico in passivo, il Comune lo affida ai privati

Mastromauro: perdiamo 100mila euro all’anno, così non va Intanto sono in arrivo la nuova asta elettronica e i computer

GIULIANOVA. Affidare a privati la gestione del mercato ittico, che resterà comunque di proprietà comunale, per recuperare i 100mila euro di passivo annuali: è questo uno degli obiettivi della seconda giunta Mastromauro. «Il mercato ittico», ha annunciato il sindaco Francesco Mastromauro, «ha un passivo di 100mila euro l’anno. Dandolo in gestione a terzi, pur rimanendo proprietà del Comune di Giulianova, si potrebbe recuperare il debito, potenziandone allo stesso tempo l’offerta e la produttività».

In questi giorni, approfittando del fermo biologico, il mercato ittico è oggetto di ammodernamento e migliorie visto che, grazie ai due progetti comunali finanziati dalla Regione a maggio (per un totale di 532 mila euro), è stato possibile dotare la struttura di una nuova asta elettronica e di computer all’avanguardia. Il progetto riguardante l’innovazione e l’ampliamento tecnologico ha ricevuto 390mila euro di fondi regionali mentre il secondo, incentrato sull’acquisto di nuove attrezzature, è stato finanziato con 133mila euro. I lavori riguarderanno la sostituzione dell’asta elettronica (che, l’anno scorso, proprio alla riapertura dopo il fermo biologico il 17 settembre, si inceppò causando gravi danni economici ai pescatori), l’installazione di nuovi pc e di nuove strumentazioni. Le innovazioni permetteranno di adeguare il mercato ittico anche alle normative comunitarie e nazionali in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro. I fondi regionali permetteranno inoltre di acquistare nuove attrezzature e mezzi come le macchine spazzolatici per la pulizia dei piazzali interno ed esterno, i muletti per il trasporto della merce e la macchina per compattare il polistirolo.

«L’amministrazione comunale», ha proseguito il sindaco, «ha le mani legate anche per il potenziamento del personale: le norme statali bloccano di fatto nuove assunzioni. E questo è un problema perché l’organico del mercato coperto è molto scarno e, nel giro di 24 mesi, alcuni andranno in pensione». Affidare la gestione della struttura a privati, una volta modernizzata e adeguata anche dal punto di vista delle vendita dei prodotti ittici on line, sarebbe la mossa vincente anche per aggirare l’ostacolo delle assunzioni (attualmente ci sono solo 5 impiegati). Ovviamente, per dare in gestione il mercato ittico, ci sarà bisogno di espletare un bando pubblico, il che richiede tempi tecnici così come la successiva individuazione del vincitore. Con la chiusura del bilancio di previsione 2014, il nuovo piano di risanamento del mercato ittico partirà inevitabilmente dal 2015.

Margherita Totaro

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