Morte dopo incidenti e ricoveri: disposta l’autopsia su due donne

14 Settembre 2025

Una 64enne rosetana era caduta su un bus di linea, bloccata la cremazione. Una 58enne di Corropoli si trovava in ospedale a Teramo dopo che le era caduto addosso un armadio

TERAMO. Una sola certezza a legare due casi: dovrà essere l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria a fare chiarezza e a stabilire eventuali responsabilità. La Procura teramana (il pm Davide Rosati) ha aperto due fascicoli, per il momento entrambi a carico di ignoti, sulla morte di due donne che nei giorni precedenti al decesso hanno avuto degli incidenti: in un caso su un autobus di linea nella tratta tra Giulianova e Montesilvano e in un altro domestico. Nel primo caso la Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna rosetana di 64 anni che il 4 settembre aveva avuto un incidente mentre si trovava sul bus.

Secondo una prima ricostruzione sarebbe caduta e per questo successivamente portata all’ospedale di Giulianova da dove sarebbe stata dimessa con una prognosi di sette giorni per un trauma cranico. Dopo le dimissioni dall’ospedale sarebbe tornata a casa in condizioni che con il passare dei giorni, però, sarebbero peggiorate fino al sopraggiungere improvviso della morte. I familiari hanno presentato denuncia in Procura chiedendo che si faccia chiarezza sulla vicenda. Dopo la denuncia è stata bloccata la cremazione del corpo e nelle prossime ore sarà affidato l’incarico per l’autopsia. Al momento il fascicolo è contro ignoti.

L’altro caso riguarda una donna di 58 anni residente a Corropoli morta all’ospedale di Teramo dove era arrivata proveniente da quello di Giulianova per le conseguenze di un incidente domestico: secondo una prima ricostruzione sarebbe stata colpita dalla caduta di un armadio. In questo caso la donna, sempre secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata prima ricoverata all’ospedale di Sant’Omero e successivamente trasferita in quello di Teramo dove poi è deceduta. Anche questa inchiesta è scattata dopo la denuncia presentata dai familiari della donna.

In entrambi i casi le indagini avviate dalla polizia giudiziaria per una prima ricostruzione delle dinamiche hanno portato all’acquisizione delle cartelle cliniche delle donne. È probabile che già nella giornata di domani il pm possa affidare gli incarichi per le autopsie e non è escluso che proprio in presenza di un accertamento irripetibile, come atto dovuto, ci possano essere degli inscritti nel registro degli indagati per entrambi i casi in modo da consentire di nominare un proprio consulente per partecipare all’autopsia. Primo passaggio per accertare eventuali responsabilità di terzi nella morte delle donne.

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