Muore travolta dopo lo scontro

Scende dall’auto per l’incidente e viene falciata da un pirata

SILVI. Il giorno di San Valentino avrebbe compiuto 25 anni. Ma Ilaria Ventura, tanti sogni e un grande amore per i cani, è morta in una fredda notte di febbraio sulla tangenziale est di Milano, uccisa da un pirata della strada davanti agli occhi del fratello.
Ilaria Ventura era di Silvi, dove vivono i genitori. Da qualche anno si era trasferita a Milano con il fratello Carlo, 26 anni. Insieme per inventarsi un futuro. Nel capoluogo lombardo lavorava come barista. Nella notte tra domenica e lunedì ha avuto un incidente stradale sulla tangenziale est di Milano. Era alla guida di una macchina che è finita contro il guard-rail. Con lei anche il fratello. Dopo lo scontro è uscita per chiedere soccorso ed é stata travolta e uccisa da una vettura che non si é fermata. La Polstrada ha lanciato un appello all’investitore perché si costituisca al più presto.

LA DINAMICA. Tutto si é svolto intorno alle 2,30 nel territorio di Sesto San Giovanni, nell’hinterland del capoluogo lombardo. Secondo la ricostruzione degli agenti, sullo svincolo che dalla Tangenziale porta in via Palmanova, l’auto della giovane ha sbattuto contro la cuspide di un guard-rail, molto probabilmente a causa del manto stradale ghiacciato. Lei é uscita a cercare una colonnina sos per chiedere aiuto quando improvvisamente é stata travolta da una Volvo il cui guidatore non si é fermato. L’impatto é stato molto violento e quando sono arrivati i soccorritori non c’era più nulla da fare. La Polstrada ha lanciato più appelli all’automobilista affinchè si costituisca al più presto. Gli agenti lo hanno fatto anche attraverso i telegiornali, ma fino a ieri dell’uomo nessuna traccia.

CHI ERA. Ilaria Ventura dopo il diploma di maturità in ragioneria all’Istituto Tecnico Commerciale Alessandrini di Montesilvano, si era trasferita a Milano con il fratello Carlo. I genitori vivono a Silvi: la madre è barista e il padre un tecnico informatico. La ragazza era tornata l’estate nella cittadina teramana. «L’ aspettavamo per le festività di Pasqua» dice una sua amica. Chi la conosceva la ricorda raggiante, sempre piena di vita, una ragazza che sapeva sorridere e far sorridere. Una delle sue più care amiche Daniela B., che con lei ha condiviso gli anni di scuola, la ricorda così: «Era una persona fantastica alla quale ho sempre augurato il meglio.

Era una persona dalla quale si po teva solo imparare. Spero e mi auguro vivamente che la giu stizia faccia il suo corso, perché la morte di Ilaria, non può ri manere impunita». Sulla sua bacheca di Facebook si leggono messaggi di addio e ricordi di momenti passati con lei, lasciati non solo dai suoi amici più cari ma anche da chi la conosceva solo da poco tempo. La ragazza adorava passeggiare con i suoi cani. Ne aveva 5, ognuno dei quali aveva un particolare valore affettivo. Fa riflettere un suo pensiero trovato su Faceboock: «Vivi come se dovessi morire oggi e pensa come se non dovessi morire mai!».

L’ALTRO INCIDENTE. Nel maggio dell’anno scorso la giovane donna di Silvi era rimasta coinvolta in un altro incidente stradale, sempre a Milano. Aveva deciso di passare la convalescenza a casa e per questo era tornata dai suoi genitori. Aveva trascorso l’estate a Silvi, regalando la sua allegria contagiosa ai suoi tanti amici. Ora Silvi si prepara per darle l’ultimo saluto. L’addio ad una ragazza di 24 anni travolta ed uccisa sulla tangenziale di Milano da un qualcuno che le ha spezzato i sogni per sempre.