Nasce un comitato per l'ospedale

11 Luglio 2010

Iniziativa dell'opposizione che chiama a raccolta i cittadini contro i tagli al San Liberatore

ATRI. L'opposizione ad Atri «si spoglia di simboli e casacche» e promuove un comitato a difesa dell'ospedale di Atri. Udc, Pd e La rosa bianca chiamano a raccolta i cittadini a difesa del San Liberatore. «Siamo seriamente preoccupati del silenzio sceso sul piano di riordino della rete ospedaliera», esordisce Pierluigi Mattucci, coordinatore dell'Udc di Atri.

Il timore dell'opposizione, aggiunge Mattucci, è che «sia imminente una decisione a cui la politica, quella vera, sia estranea. Per questo pensiamo che la città tutta, indipendentemente dalle appartenenze politiche, si debba mobilitare». E il primo passo sarà l'assemblea pubblica di giovedì prossimo, alle 17,30 nell'auditorium Sant'Agostino.

L'obiettivo è far rimanere il San Liberatore ospedale per acuti e scongiurare l'ipotesi che diventi un centro per curare i lungodegenti. «Ci auguriamo che la Regione prenda le decisioni sui numeri, sui volumi di attività, altrimenti sarà una decisione ascrivibile ad altri», incalza Mattucci che osserva anche come sulla sanità la Regione si gioca anche buona parte del consenso.

L'opposizione cita le recenti iniziative secessioniste in Val Vibrata: «L'intera area del sud Vomano è in subbuglio e il pericolo è che accada lo stesso anche qui», osserva l'Udc.  Il segretario del circolo Pd di Atri, Herbert Tuttolani, rimarca i dati positivi dell'ospedale di Atri, sia per mobilità attiva che di tipo strettamente economico «e sarebbe assurdo non tenere conto di questi parametri, soprattutto in un momento di profonda crisi come questo». «Il silenzio calato sul piano di riordino è stranissimo.

E dall'assessore regionale alla sanità Venturoni non abbiamo alcuna certezza, continua a smentire se stesso. Non sappiamo se la Regione segue ordini da Roma. Da qui la necessità di una mobilitazione che interessi tutta la comunità», aggiunge. Il rappresentante del Pd invita anche a una mobilitazione provinciale per la sanità pubblica.

Carmine Zippilli
, consigliere de La rosa bianca chiede che la Regione «renda partecipi tutti i cittadini delle decisioni che si prendono in materia di sanità, non è possibile tenere segreto il piano di riordino: noi vogliamo sapere quale sarà il futuro della sanità abruzzese e del nostro ospedale, nato con il sacrificio dei nostri cittadini e dei nostri operatori. Siamo pronti a ogni iniziativa per difenderlo». (a.f.)

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