Neonato scomparso, sfuma la pista Svizzera

24 Luglio 2011

Il piccolo non si trova, inutili le ricerche delle autorità elvetiche tra i parenti della coppia. Le ricerche proseguono nei boschi tra Ascoli e Teramo anche con l'ausilio delle unità cinofile

ASCOLI. Sfuma la pista svizzera nelle indagini sulla scomparsa del piccolo, di due mesi e mezzo, che nessuno vede più da circa un mese. Per la scomparsa del piccolo i genitori, K.R., di 24 anni origianaria di Neretp, e D.P., di 30 con famiglia e parenti a Giulianova, sono finiti in carcere con le accuse di abbandono di minore o maltrattamenti in famiglia aggravati dalla morte e occultamento di cadavere.

E' stato D.P. a indicare la Svizzera come destinazione del figlioletto, che a suo dire sarebbe ancora vivo, presso parenti. Ma i primi accertamenti condotti dalle autorità di polizia elvetiche a Basilea, Zurigo e Ginevra non hanno avuto esito positivo: il piccolo non è lì.

Oggi sono riprese le ricerche con i segugi nei boschi dei Casteltrosino, per non lasciare nulla di intentato. La madre ha dato una versione diversa da quella del padre: secondo la donna il neonato sarebbe morto a causa di un incidente domestico e lei stessa sarebbe andata a piedi da Piane di Morro, nel Comune di Folignano, fino a Casteltrosino. Un racconto non ritenuto credibile, se non altro perché tra le due località ci sono oltre 20 chilometri di distanza.

I due hanno altri due figli, di cinque e tre anni, diventati invalidi, che sono sati affidati ad altre famiglie. Dopo la segnalazione della scomparsa del neonato, è intervenuto il Tribunale dei minori, che ha tolto anche il bimbo ai genitori.

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