No Tav in carcere, appello dei familiari
TERAMO. Gli anarchici riuniti a Carrara per festeggiare il primo maggio hanno distribuito la lettera-appello dei familiari dei quattro attivisti no Tav in carcere dal 9 dicembre 2013: Chiara Zenobi...
TERAMO. Gli anarchici riuniti a Carrara per festeggiare il primo maggio hanno distribuito la lettera-appello dei familiari dei quattro attivisti no Tav in carcere dal 9 dicembre 2013: Chiara Zenobi di Tortoreto, Claudio Alberto di Ivrea, Mattia Zanotti di Milano e Niccolò Blasi, marchigiano. Sono accusati di terrorismo perchè ritenuti responsabili di alcuni attacchi al cantiere di Chiomonte, in Val di Susa, il 13 maggio 2013. «In quell'assalto è stato danneggiato un compressore, non c'è stato un solo ferito - scrivono i familiari - ma l'accusa è di terrorismo, perchè? I nostri figli, fratelli, sorelle, hanno sempre avuto rispetto della vita degli altri. Sono persone generose, hanno idee, vogliono un mondo migliore e lottano per averlo. Hanno scelto di difendere la vita di un territorio, non di terrorizzarne la popolazione. Per il reato di terrorismo non sono previsti gli arresti domiciliari ma la detenzione in regime di alta sicurezza che comporta l'isolamento, due ore d'aria al giorno, quattro ore di colloqui al mese. Le lettere tutte controllate arrivano a noi con estrema lentezza o non arrivano affatto. Ora sono stati trasferiti in un altro carcere di alta sorveglianza lontano dalle loro città di origine».