Nuovo teatro, il Comune pensa a una gestione pubblica

20 Novembre 2024

TERAMO. Una gestione pubblica per il nuovo teatro comunale. È la richiesta avanzata dalla consigliera comunale civica Maria Cristina Marroni al primo cittadino Gianguido D'Alberto nel corso del...

TERAMO. Una gestione pubblica per il nuovo teatro comunale. È la richiesta avanzata dalla consigliera comunale civica Maria Cristina Marroni al primo cittadino Gianguido D'Alberto nel corso del question time di lunedì. Per l'ex candidata sindaca è necessario avviare un percorso amministrativo che porti il Comune ad avere il pieno governo del teatro quando questo, conclusi i lavori di riqualificazione del Pnrr partiti pochi mesi fa, potrà riaprire le porte al pubblico e agli spettacoli. Marroni ha chiesto un impegno ufficiale a D'Alberto, che ha spiegato come la gestione pubblica sia una volontà dell'amministrazione ma a fronte di alcune condizioni.
«Finalmente Teramo avrà un teatro degno di una città capoluogo, con spazi adeguati, l'ingresso sul corso San Giorgio, sale prove e laboratori. I lavori procedono e la vera sfida sarà effettivamente la gestione», ha spiegato D'Alberto, «il teatro è stato affidato sempre come concessione di un bene. Ma così non va, deve essere fatto un affidamento di servizi. La nostra idea è di avere un teatro a gestione pubblica che sappia coinvolgere però altri enti pubblici del territorio: Regione, Provincia, attori culturali quali la Fondazione Tercas, Acs, Riccitelli, Spazio tre, per citarne alcuni». Quella del sindaco è un'idea di gestione «aperta e condivisa, col Comune al centro ma che coinvolga tutti gli enti. Compreso il ministero», ha aggiunto D'Alberto, che ritiene possibile questo percorso tramite la costituzione di una fondazione o di un’associazione che possa assicurare una solida tenuta economico-finanziario.
I lavori del teatro comunale intanto stanno interessando anche il pianterreno, dove fino a poche settimane fa si trovava un negozio di abbigliamento, con diversi disagi per l'area circostante. Disagi logistici, ma anche culturali. L'assenza di uno spazio così importante, unitamente alla generale carenza di luoghi dove ospitare iniziative, sta avendo ripercussioni sulla vivacità della città. La società Riccitelli ha organizzato la sua stagione all'università, in attesa che arrivi il teatro provvisorio che dovrebbe essere allestito al Parco della scienza entro l'inizio del 2025. Nei giorni scorsi è stato consegnato al Comune il progetto messo a punto dall'ingegner Franco Malgrande (direttore dell'allestimento scenico della Scala di Milano) che nel corso dell'estate ha svolto, con i tecnici dell'ente, sopralluoghi nell'auditorium giudicandolo idoneo a ospitare spettacoli teatrali. (v.m.)