Ordinanza di Brucchi: è vietato l’accattonaggio

Multe fino a 500 euro per chi viene sorpreso la prima volta, denuncia penale in caso di violazione ripetuta. Il sindaco: i mendicanti sono troppi e molesti

TERAMO. E' segno della povertà crescente che per il Comune diventa anche un problema di ordine pubblico. La presenza sui marciapiedi e per le strade di mendicanti che chiedono l'elemosina e di immigrati, soprattutto africani, che vendono accendini e calzini ma si avvicinano ai passanti anche per avere qualche spicciolo, nell'ultimo periodo ha subìto una crescita esponenziale. Tanto da indurre il sindaco Maurizio Brucchi a firmare un'ordinanza antiaccattonaggio che prevede sanzioni pesanti per chi non rispetta il divieto. La recrudescenza del fenomeno è stata segnalata da cittadini e forze dell'ordine che sempre più spesso s'imbattono in medicanti e venditori abusivi a volte anche molto insistenti. Giorni fa, ad esempio, la polizia ha denunciato due stranieri che chiedevano l'elemosina per strada in modo tanto invadente da risultare molesti ai cittadini da cui tentavano di ottenere una moneta.

Brucchi dunque, dopo essersi consultato con il prefetto Valter Crudo, ha firmato il provvedimento che vieta l'accattonaggio e sollecita i vigili urbani e le forze dell'ordine a controlli più serrati sul territorio per evitare degenerazioni. L'ordinanza fa riferimento in particolare ad alcuni luoghi, come incroci, semafori, fermate dei bus e parcheggi, ma riguarda anche gli spazi davanti a chiese, supermercati e farmacie, dove più di frequente stazionano i mendicanti e nei quali le verifiche saranno maggiormente concentrate. A carico dei trasgressori sono previste sanzioni crescenti che vanno da una multa tra i 25 e i 500 euro, a chi viene fermato per la prima volta, fino alla denuncia penale in caso la violazione sia ripetuta.

«Si è reso necessario intervenire visto che il fenomeno dell'accattonaggio molesto è aumentato in città rispetto al passato ed è divenuto motivo di allarme e preoccupazione», spiega il sindaco, «sia per l'elevato numero delle persone coinvolte sia per l'insistenza e la petulanza delle richieste, che spesso sconfinano in vere e proprie azioni di molestia». Per Brucchi si tratta di una questione di sicurezza. «Non di rado l'accattonaggio si verifica in luoghi caratterizzati da scarsa illuminazione e da minima frequentazione di persone», osserva il sindaco, «per cui coloro che si trovano a subire le richieste di denaro corrono il rischio, in caso di rifiuto, di subire conseguenze anche violente dal diniego opposto».

Il pugno di ferro contro gli accattoni segue di qualche giorno un'ordinanza simile destinata a scoraggiare i bivacchi su aree pubbliche o private. Nel provvedimento il sindaco vieta lo stazionamento prolungato di singoli o gruppi con camper, roulotte e tende in strade.

Gennaro Della Monica

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