Pannella, stoccata all'ateneo

16 Febbraio 2011

«Da questo Senato accademico non accetto niente»

TERAMO. Grazie mille, sarà per la prossima volta. Anzi, per il prossimo Senato accademico. Marco Pannella affida a poche righe scritte a penna la sua risposta alla denuncia lanciata ieri dal Centro sulla laurea honoris causa proposta per lui, quasi due anni fa, dalla facoltà teramana di Scienze della comunicazione.

Una proposta - mossa dall'innovazione e dall'originalità dimostrate da Pannella, nel corso di tante battaglie, nel campo della comunicazione politica - che da allora è finita nel dimenticatoio dell'ateneo.

Le parole del leader dei Radicali sono piene di gratitudine per la proposta ma al tempo stesso pungenti e amareggiate per quel provvedimento bloccato dal giugno 2009. «Ringrazio sinceramente la facoltà di Scienze della Comunicazione per la sua proposta unanime che mi onora e penso onora anche chi, ormai da due anni, l'ha votata», scrive Pannella. E aggiunge: «Sono anche onorato per la mia famiglia Pannella cui - in tal modo - viene riconosciuto che anch'io dopo il mio prozio, sacerdote Giacinto Pannella, continuo a testimoniare del valore della mia città e del suo popolo».

Poi la stoccata al rettore, Rita Tranquilli Leali, e con lei anche agli altri componenti del Senato accademico. «Dichiaro formalmente», scrive Pannella, «che - finché Magnifico Rettore e Senato accademico resteranno quelli attualmente in carica - in nessun caso intendo a questo punto accettare l'eventuale accoglimento della proposta». E prosegue: «Colgo anche l'occasione per ringraziare la gente - tutta - della mia Teramo per l'accoglienza fraterna e filiale che nelle strade, ovunque, nelle naturali diversità politiche, mi riserva e mi esprime».

Infine un pensiero per ribadire, se fosse ancora necessario, il suo intimo legame con la città. «Tornerò per sempre, come tutti i miei cari, a riposare, anch'io, nel mio loculo a Cartecchio. Spero di contribuire così a rafforzarne quell'antico "profumo di bucato" che Indro Montanelli, grato, affermava emanasse dalla mia vita e da quella delle mie compagne e compagni Radicali».

Poi ancora grazie e, a chiudere la breve lettera al Centro, un «pubblico e caldo appello a zio Remo (Remo Gaspari, ndc) e - fiducioso - anche a Tonino Tancredi, perché ci aiutino a salvare e rafforzare - dopo ormai millenni - anziché ferire a morte, il nostro splendido teatro romano».

E mentre a Teramo si è arenata la pratica per la sua laurea honoris causa, da Pescara arriva una nuova proposta in favore di Marco Pannella. A lanciarla è la consigliera del Pd al Comune, Paola Marchegiani, che in qualità di «cittadina d'Abruzzo» lancia l'idea di istituire una commissione di saggi per nominare Pannella senatore a vita in virtù della sua originalità, che - scrive Marchegiani - spicca «in un'Italia conservatrice, lenta e sorda ai cambiamenti, addormentata nel benpensantismo».

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