Passaggio a livello chiuso, traffico ko

Cartecchio, sbarre abbassate per oltre 40 minuti in attesa del treno
TERAMO. Il passaggio a livello resta chiuso per quaranta minuti e il traffico va letteralmete in tilt. E' accaduto ieri mattina, verso le 9.30, nel quartiere periferico di Villa Pavone dove, a causa delle sbarre abbassate per molto tempo, si è formata una lunga coda tra via Melozzi e via Pirelli con inevitabili conseguenze per la viabilità anche sulla Statale 80.
C'è stata un'anomalia nel funzionamento del sistema di chiusura e apertura del passaggio a livello. E' l'ennesima volta che accade. Le auto restano ferme in attesa dell'arrivo del treno senza che esso transiti oppure passi con decine di minuti di ritardo. E' anche successo (ed è ben più pericoloso del caso precedente) che le sbarre siano rimaste completamente alzate e con il semaforo spento costringendo i treni a procedere a passo d'uomo. Il problema del passaggio a livello di Villa Pavone esiste da anni e si è aggravato da quando la zona artigianale si è espansa.
Sono tanti e di varia grandezza, infatti, i mezzi di trasporto (compresi alcuni della Team, impossibilitati a passare sul Ponte a catena) che quotidianamente devono fare i conti con questo disagio che rende "prigionieri" anche i residenti. Per cercare di risolvere la situazione, tramontata l'idea del sottopasso per problemi tecnici ed economici, c'è un progetto del Comune in sospeso: la creazione di una bretella che dalla chiesa di Cartecchio costeggi la rampa di uscita della Teramo-mare e di una rotonda che favorisca l'ingresso delle auto in via Po.
E nel febbraio del 2009, proprio a Villa Pavone, si sfiorò la tragedia quando un convoglio con pendolari e studenti, partito da Giulianova e diretto a Teramo, urtò un Tir carico di videogiochi che era rimasto incastrato al passaggio a livello. Nell'impatto il camion venne sbalzato in un fossato e l'autista si salvò buttandosi fuori dalla cabina. Ci fu tanta paura tra i 28 passeggeri del treno ma, fortunatamente, nessun ferito grave.
C'è stata un'anomalia nel funzionamento del sistema di chiusura e apertura del passaggio a livello. E' l'ennesima volta che accade. Le auto restano ferme in attesa dell'arrivo del treno senza che esso transiti oppure passi con decine di minuti di ritardo. E' anche successo (ed è ben più pericoloso del caso precedente) che le sbarre siano rimaste completamente alzate e con il semaforo spento costringendo i treni a procedere a passo d'uomo. Il problema del passaggio a livello di Villa Pavone esiste da anni e si è aggravato da quando la zona artigianale si è espansa.
Sono tanti e di varia grandezza, infatti, i mezzi di trasporto (compresi alcuni della Team, impossibilitati a passare sul Ponte a catena) che quotidianamente devono fare i conti con questo disagio che rende "prigionieri" anche i residenti. Per cercare di risolvere la situazione, tramontata l'idea del sottopasso per problemi tecnici ed economici, c'è un progetto del Comune in sospeso: la creazione di una bretella che dalla chiesa di Cartecchio costeggi la rampa di uscita della Teramo-mare e di una rotonda che favorisca l'ingresso delle auto in via Po.
E nel febbraio del 2009, proprio a Villa Pavone, si sfiorò la tragedia quando un convoglio con pendolari e studenti, partito da Giulianova e diretto a Teramo, urtò un Tir carico di videogiochi che era rimasto incastrato al passaggio a livello. Nell'impatto il camion venne sbalzato in un fossato e l'autista si salvò buttandosi fuori dalla cabina. Ci fu tanta paura tra i 28 passeggeri del treno ma, fortunatamente, nessun ferito grave.
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