Pineto, si dimette il vicesindaco

Pallini: «Non ho centrato gli obiettivi, mi faccio da parte»
PINETO. Il vicesindaco di Pineto Cleto Pallini ha presentato ieri mattina le proprie dimissioni. Un fulmine a ciel sereno che ha scombussolato il palazzo di città, anche se tra i bene informati la decisione era nell'aria già da tempo. «Non mi sembra un fatto particolarmente grave», è il primo commento del sindaco Luciano Monticelli, «anche perché dalla nota che ho ricevuto risulta che Pallini non si è dimesso, ma ha solo rimesso le sue deleghe (ecologia e demanio, ndc)».
«Probabilmente», continua Monticelli, «si tratta di un messaggio in vista del rimpasto che è già in programma: anche l'assessore Nerina Alonzo mi ha chiesto di rivedere la ripartizione delle deleghe. Ad ogni modo al momento non sono in grado di spiegare nel dettaglio la cosa, in quanto non ho ancora parlato con Pallini perché ha il telefono spento».
Abbiamo raggiunto Pallini nella sua abitazione di Villa Fumosa, chiedendogli se la sua è una decisione temporanea. «Si tratta di dimissioni irreversibili», taglia corto l'ormai ex vicesindaco, «maturate a seguito dell'analisi dei risultati fino a oggi ottenuti durante il mio mandato amministrativo. Mi spiego meglio: visto che non ho centrato gli obiettivi annunciati, allora, da uomo di azienda quale sono, preferisco farmi da parte lasciando spazio ad altri».
Un gesto che rientra nel carattere di Pallini, che è un imprenditore oltre che uomo fortemente legato a valori come la lealtà. In molti, però, sono convinti che ci sia di mezzo la politica, a cominciare dai rapporti molto tesi del sindaco Monticelli con assessori e maggioranza, e che non tarderà a venire fuori il fuoco che al momento cova sotto una spessa coltre di cenere.
«Resterò comunque a fare il consigliere di maggioranza», conclude Pallini, «continuando a dare il mio contributo per portare avanti il programma elettorale».
«Probabilmente», continua Monticelli, «si tratta di un messaggio in vista del rimpasto che è già in programma: anche l'assessore Nerina Alonzo mi ha chiesto di rivedere la ripartizione delle deleghe. Ad ogni modo al momento non sono in grado di spiegare nel dettaglio la cosa, in quanto non ho ancora parlato con Pallini perché ha il telefono spento».
Abbiamo raggiunto Pallini nella sua abitazione di Villa Fumosa, chiedendogli se la sua è una decisione temporanea. «Si tratta di dimissioni irreversibili», taglia corto l'ormai ex vicesindaco, «maturate a seguito dell'analisi dei risultati fino a oggi ottenuti durante il mio mandato amministrativo. Mi spiego meglio: visto che non ho centrato gli obiettivi annunciati, allora, da uomo di azienda quale sono, preferisco farmi da parte lasciando spazio ad altri».
Un gesto che rientra nel carattere di Pallini, che è un imprenditore oltre che uomo fortemente legato a valori come la lealtà. In molti, però, sono convinti che ci sia di mezzo la politica, a cominciare dai rapporti molto tesi del sindaco Monticelli con assessori e maggioranza, e che non tarderà a venire fuori il fuoco che al momento cova sotto una spessa coltre di cenere.
«Resterò comunque a fare il consigliere di maggioranza», conclude Pallini, «continuando a dare il mio contributo per portare avanti il programma elettorale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA