Pronti dieci milioni per i danni

22 Marzo 2011

Chiodi ai sindaci del Teramano: affrontiamo i primi interventi urgenti

TERAMO. Dalla Regione arrivano dieci milioni di euro per l'alluvione. E' il primo stanziamento, annunciato dal governatore Gianni Chiodi nell'incontro di ieri con i sindaci del Teramano, destinato a tamponare l'emergenza causata dalle piogge torrenziali di due settimane fa. La somma, ricavata dai ribassi d'asta sugli appalti, servirà a coprire in minima parte le spese degli interventi sulla viabilità e dei risarcimenti a imprenditori e cittadini.

Su tutto il resto dei danni da pagare pende la spada di Damocle del maxiemendamento inserito nel decreto milleprogoghe che impone alla Regione di ricorrere a proprie risorse, compresi gli aumenti di accise e tasse, prima di attingere ai fondi della protezione civile nazionale. Contro questa soluzione, al vaglio della Camera, durante la riunione nella sala polifunzionale della Provincia sono state messe a punto alcune contromisure. A illustrarle è stato l'assessore regionale alla protezione civile Gianfranco Giuliante. «Nella conferenza Stato-Regioni», sottolinea, «ribadiremo le critiche a questa nuova procedura ponendo la questione di legittimità costituzionale e chiedendo che ai decreti di riconoscimento dello stato di calamità naturale già emessi sia applicata la vecchia normativa».

Per la Regione è impossibile farsi carico dei costi dell'alluvione nei termini indicati dal maxiemendamento. Lo ha sottolineato anche Chiodi: «Se ci fossero risorse libere andrebbero a coprire per legge il debito sanitario, né si possono aumentare le accise perché abbiamo già chiesto allo Stato un'anticipazione di cassa di 200 milioni». Il presidente, affiancato dal segretario generale Enrico Mazzarelli, evidenzia però la tempestività con cui la Regione ha reso disponibile il proprio contributo di dieci milioni di euro. Lo stanziamento verrà sbloccato con la firma da parte del governo, prevista tra circa una settimana, della prima ordinanza per il risanamento dei danni.

«Ci saranno ulteriori risorse che potrebbero raddoppiare la dotazione iniziale», fa notare Chiodi ai primi cittadini, «ma lasciatemi lavorare a questa soluzione per qualche altro giorno». I sindaci hanno condiviso le proposte di far cadere temporaneamente i vincoli imposti dal patto di stabilità per i bilanci dei Comuni alluvionati e di evitare le multe per i rifiuti accumulati lungo le spiagge. Non ha riscosso consensi unanimi l'idea di Chiodi d'indicare come commissario per l'emergenza il presidente della Provincia Valter Catarra, presente all'incontro con l'assessore ai lavori pubblici Elicio Romandini. Secondo i sindaci di centrosinistra il ruolo deve restare nelle mani della Regione.

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