Riaperta la strada per Castelli ma la frana fa paura

Lo smottamento alle porte del paese causato dalla pioggia E Valle Castellana protesta: noi isolati da cinque mesi
CASTELLI. La Provincia riapre la strada per Castelli che da ieri non è più isolata, ma il pericolo frana resta visto il vasto fronte del costone a rischio proprio all’ingresso del paese noto in tutto il mondo per le ceramiche. Da ieri mattina la strada provinciale 37, chiusa giovedì, è stata riaperta con il limite di velocità di 30 chilometri, ma è evidente che la pioggia ha messo ancora più a rischio la stabilità di un’area che necessita di interventi immediati. Giovedì la circolazione è stata deviata in direzione Colledoro, sulla strada che da una parte conduce ad Isola, mentre dall'altra prosegue in direzione di Pescara. E se a Castelli la strada riapre, la stessa cosa non avviene a Valle Castellana dove il comitato viabilità torna a protestare per i disagi e ad annunciare azioni legali. «Sono trascorsi cinque mesi dall'alluvione del novembre 2013 e la provinciale 49 (Valle Castellana-Ascoli Piceno) rimane ancora chiusa al transito», si legge in una nota del comitato, «i mezzi pubblici non hanno la possibilità di transitare su questa unica arteria e dunque gli studenti e i pendolari che devono raggiungere Ascoli, sono costretti ogni giorno, a percorrere il tratto alternativo che passa da Acquasanta Terme allungando di circa 100 chilometri, per tornare in casa solo nel tardo pomeriggio. Molte corse del pullman per Ascoli sono state soppresse, creando notevoli disagi a quella parte di popolazione (soprattutto anziani) che raggiunge la vicina città di Ascoli esclusivamente con i mezzi pubblici. La Provincia di Teramo, nell'immediato, è intervenuta sul tratto di strada con le solite e inutili operazioni tampone (mucchi di terra, guardrail appoggiati qua e la, dozzine di segnali, sacchetti di catrame) emettendo in parziale sicurezza solo alcuni tratti e lasciando chiuso il tratto che dalla frazione Cesano conduce al ponte di confine con Ascoli. Il comitato di Valle Castellana non è intenzionato a mollare la presa, anzi sta studiando alcune azioni legali contro i responsabili di questo scempio stradale».
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