"Riaprite i campi di di sterminio", proposta choc dell'ex consigliere di Rifondazione a Teramo
Ex consigliere comunale di Rifondazione, indignato per le morti a Gaza, lancia la proposta shock su Facebook contro gli ebrei
TERAMO. Le immagini dell’ultimo, sanguinoso, conflitto israelo-palestinese si rincorrono ormai da giorni sulla rete, “rimbalzate” in ogni parte del mondo attraverso pagine e profili social. Perché il racconto della guerra oggi è anche questo: se condividi una foto dai luoghi dell’orrore, se scrivi o commenti con un post quel che accade, hai l’impressione di partecipare al dolore di un’intera comunità, lo fai più vicino e lo comunichi agli altri. Il meccanismo però a volte scappa di mano. Il rischio di passare dall’opinione, dalla libera espressione di un pensiero, alla provocazione e all’offesa razziale è dietro l’angolo. E il rischio è ancor più forte se la storia dei due popoli in guerra, ed è questo il caso, richiama alla memoria odi e orrori neanche troppo lontani come l’Olocausto e l’antisemitismo da una parte, dall’altra l’oppressione e il mancato riconoscimento del diritto ad esistere come stato per la Palestina. La premessa aiuta a spiegare il post comparso tre giorni fa sulla pagina Facebook di un ex consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Lanfranco Lancione, esponente storico della sinistra locale e da anni impegnato nel volontariato e nella solidarietà come presidente dell’associazione SocialCuba. “Riaprire i campi…subito!” recita il testo pubblicato con sotto la celebre foto del cancello del campo di concentramento di Auschwitz su cui campeggiano le parole “Arbeit macht frei”, “Il lavoro rende liberi”.
Il riferimento storico è chiaro: il dramma della Shoah e dei campi di concentramento, interpretati però come risposta plausibile all’altro dramma, quello contemporaneo, vissuto dal popolo palestinese in seguito all’invasione di Gaza da parte del governo israeliano. Il post com’è facile immaginare ha acceso il dibattito sulla pagina Facebook. Tanti, 14 a ieri, i “mi piace”, così come i commenti a favore della tesi di Lancione: «La fiamma pilota è sempre accesa» scrive un utente, «gli “ospiti” però li decido io» fa sarcasmo un altro amico.
Non mancano però neanche i commenti contro: chi dice che «su alcuni argomenti e foto ci sia poco da scherzare», chi invoca «lo stop ad ogni tipo di violenza» o, ancora, chi parla apertamente di «nazismo» perché «tutti gli stermini di massa sono da condannare». Per loro, la replica di Lancione è netta: «Gli ebrei con la storia dell'antisemitismo hanno stufato», scrive, «non si può dire né fare nulla contro di loro, da 50 anni stanno massacrando un popolo che ha come unica colpa quella di essere stato invaso e costretto ad abbandonare la propria terra. Gli ebrei sono soltanto ebrei, non ci sono ebrei buoni ed ebrei cattivi…sono ebrei e basta!». Poi l’ultimo commento, tre giorni fa, che chiude ogni discorso con queste parole: «Prima si distrugge Israele e meglio è per tutti».
Fabio Marini
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