Ristoratore ferito al cuore dai banditi

29 Maggio 2009

Due rapinatori entrano nel «Baffo rosso» e sparano contro il titolare.

CORROPOLI. Una serata tranquilla si è trasformata in un incubo per decine di clienti del ristorante Baffo Rosso di Corropoli. Hanno visto irrompere nel salone due uomini con il volto coperto e quando hanno sentito «Tutti a terra, questa è una rapina» hanno capito che correvano un grande pericolo. Poi quei tremendi colpi di pistola. Infine il sangue e un uomo a terra nella sala, centrato da due colpi di pistola. Sembra la sceneggiatura di un film poliziesco, in realtà è quanto accaduto ieri sera alle 22,40 nella sala del ristorante, al pian terreno del grande complesso Baffo Rosso.

I due malviventi si sono avvicinati allo stabile: sembravano semplici clienti, poi si sono calati delle calzamaglie sul viso. Indossavano già i guanti e brandivano le pistole, quando sono entrati nel salone. Non era, quella di ieri una serata di punta, quelle del fine settimana, per intenderci. Comunque c’era un discreto numero di clienti a cena, una quarantina. Fra loro anche alcuni sfollati aquilani, ospiti dell’albergo annesso. Ma vista l’ora la maggior parte degli avventori era già andata via, solo in tre si erano trattenuti ai tavoli.

L’IRRUZIONE. I due hanno urlato ad alta voce «Tutti a terra, questa è una rapina» e hanno atteso che dallo stupore i clienti passassero alla consapevolezza di quanto stava accadendo. I pochi clienti rimasti non hanno esitato a stendersi per terra, sperando che finisse tutto al più presto. Ma poi si è fatto avanti il titolare del ristorante, Francesco Moscianese, di 43 anni. Il titolare era alla dietro al bancone al momento dell’irruzione e si è fatto avanti per tentare di dissuadere i due dal compiere il colpo. E’ stata una mossa falsa: i due gli hanno sparato a bruciapelo due colpi al torace. Francesco Moscianese, titolare insieme al fratello del ristorante, è stramazzato al suolo, centrato in pieno petto dal colpo di pistola. A quel punto i due rapinatori non hanno incontrato più nessun ostacolo: hanno afferrato il bottino nella cassa del ristorante, circa 700 euro - tanto era l’incasso della serata - e sono scappati.

LA FUGA. I testimoni raccontano di averli visti scappare a piedi, ma non sanno dire con esattezza verso quale direzione. E’ probabile che i due malviventi abbiano parcheggiato un’auto poco lontano. Il Baffo rosso è, a Corropoli, proprio lungo la provinciale 259, a due passi dal casello della Val Vibrata dell’A14, a due passi dalla statale Adriatica.

I SOCCORSI. Appena i due sono scappati i clienti e il personale della struttura ha chiamato i carabinieri e il 118. Sul posto è arrivata un’ambulanza che ha portato il ferito all’ospedale di Teramo. L’uomo, che aveva perso molto sangue, è arrivato al pronto soccorso in condizioni critiche. Qui è sono stati chiamati i rianimatore, chirurghi toracici e cardiochirurghi. Da un esame appronfondito è risultato che un proiettile ha perforato il cuore. Per questo motivo, intorno all’una di notte, il paziente è stato portato d’urgenza in sala operatoria per un intervento congiunto fra l’equipe di cardiochirurgia e quella di chirurgia toracica.

LE INDAGINI. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, coordinati dal maresciallo Cesario Biscozzo. In supporto sono arrivati anche i militari del reparto operativo provinciale dei carabinieri, coordinati dal capitano Nazario Giuliani.
I carabinieri hanno ricostruito la dinamica sentendo i testimoni, dai clienti del ristorante al personale di sala, senza escludere i clienti dell’adiacente sala bingo - a quell’ora in funzione - e dell’albergo. La struttura infatti è molto grande, e si suddivide in diverse attività. Nel frattempo sono iniziate le perlustrazioni dei dintorni e le ricerche dell’utilitaria con cui, con ogni probabilità, i malviventi sono fuggiti. Ma fino a ieri notte, le ricerche sono state infruttuose.

LE TESTIMONIANZE. I testimoni oculari sono stati portati in caserma. Quasi tutti hanno raccontato che i due erano a volto coperto, armati di pistola. Le testimonianze a questo riguardo sono discordanti: c’è chi dice che uno solo era armato, c’è chi giurerebbe che lo erano entrambi. Nessuno ha saputo dare dettagli sull’accento - era comunque italiani - pare che i due abbiano parlato poco. Nella fuga, peraltro, i due malviventi hanno rotto i vasi all’ingresso del ristorante.

Particolarmente toccante la testimonianza di una ragazza, che al momento dell’irruzione era in una stanza adiacente al salone: «Ho sentito la voce di un uomo che diceva: “Tutti a terra, qeusta è una rapina”. Non potevo credere alle mie orecchie. Per qualche secondo non ho sentito più nulla e poi quei due terribili spari. Poi non ho capito più nulla, ho pensato solo a scappare e a salvarmi».