Rolli, sospeso il cambio di contratto

Dopo la prima giornata di sciopero azienda e sindacati trovano una prima intesa: iniziano le trattative per un accordo

ROSETO. Una mattinata di trattative febbrili, mentre davanti alla Rolli si consumava la prima giornata di sciopero contro il passaggio dei contratti dei lavoratori dall’industria all’agricoltura. E alla fine il risultato è arrivato: l’azienda si è detta disponibile a sospendere la decisione di applicare dal 1° luglio il nuovo tipo di contratto. In cambio i sindacati sospenderanno le iniziative di lotta, oggi infatti era prevista un’altra giornata di sciopero. Uno sciopero che fino a ieri ha visto una partecipazione compatta dei dipendenti Rolli, una partecipazione definita dai sindacati «granitica».

I sindacati ritengono importante l’annullamento del termine del 1° luglio, data da cui l’azienda intendeva applicare ai propri dipendenti il contratto del settore agricolo e non più quello di categoria per chi lavora nel settore dell’industria alimentare. Una vera e propria mazzata per i lavoratori del gruppo, circa 800 tra fissi e stagionali, per i quali il passaggio da un contratto “industriale” a uno “agricolo” significherebbe rinunciare a una significativa percentuale di salario mensile e a numerose tutele, non solo normative ma anche contributive.

Attualmente un operaio porta a casa circa 12mila euro l’anno: con il cambiamento annunciato, ne percepirebbe la metà. Ci sarebbe inoltre la riduzione delle ore settimanali, passando dalle attuali 40 minime a 24, inoltre è anche previsto il taglio della quattordicesima, insieme alla riduzione del Tfr e il trattamento di disoccupazione. Insomma, un taglio netto che preoccupa non poco i sindacati, ma soprattutto i lavoratori, molti dei quali hanno avviato progetti di vita sulla scorta di una retribuzione che ora l’azienda ha deciso di ridimensionare in maniera categorica.

Ma nel primo pomeriggio di ieri è arrivata l’intesa verbale che impegna l’azienda a sospendere i termini della procedura fissando già un primo incontro mercoledì prossimo, per poi calendarizzare per tutto il mese di luglio incontri finalizzati al raggiungimento di accordo che veda tutte le parti interessate soddisfatte. Di contro le organizzazioni sindacali hanno revocato lo sciopero di oggi, anche se resta fermo lo stato di agitazione proclamato ormai da tempo. «E’ senz’altro un primo passo che ci permette di aprire un confronto concreto eliminando il termine del primo luglio: si può entrare nel merito in modo più sereno», commenta Corrado Peracchia, segretario della Flai Cgil, «siamo perfettamente consapevoli che ora bisogna costruire una soluzione, auspicando un’intesa soddisfacente nell’interesse reciproco delle parti».

Intanto il Pd torna a ribadire la propria preoccupazione per la vicenda Rolli «e allo stesso tempo», si legge in una nota della segreteria locale, «esprime la piena volontà a contribuire a mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori». Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale, in particolare del presidente del consiglio Nicola Di Marco, il quale ha convocato per domani una seduta straordinaria dell’assise cittadina, che si terrà alle 10 nel teatro all’aperto della villa comunale.

(ha collaborato

(Federico Centola)

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