Roseto, bimbi sporchi e messi a nanna nel bagno dell'asilo

Controllo a sorpresa del Comune dopo le proteste dei genitori: "I nostri figli trattati come bambolotti di plastica"

ROSETO. Bambini lasciati troppo a lungo con il pannolino sporco o messi a dormire nel bagno per evitare che disturbassero gli altri. Addirittura pare sia capitato anche che un lattante sia stato inavvertitamente dimenticato da solo in una stanza mentre dormiva. Sono soltanto alcune delle cose che non vanno nell’asilo nido “Mariele Ventre” di Roseto e di cui si sono accorti i genitori, i quali non hanno esitato a denunciare la situazione ai referenti comunali che si occupano del servizio.

Immediatamente sono scattati i controlli nella struttura, gestita in parte direttamente dal Comune con i propri addetti, e in parte affidata tramite gara d’appalto alla cooperativa “I Girasoli” che si occupa di due sezioni e cura anche il nido di via Accolle, anch’esso di proprietà dell’amministrazione cittadina. «Appena informati dai genitori», riferisce l’assessore Luciana Di Bartolomeo, «ci siamo attivati e ho personalmente effettuato un blitz alla Ventre passando dal retro e senza avvertire prima nessuno degli addetti che operano all’interno della struttura. Effettivamente abbiamo riscontrato delle criticità come ci avevano anticipato i genitori e ci stiamo movendo per rimuovere le cose che non vanno».

Tra le questioni finite sotto la lente d’ingrandimento del Comune, sempre su segnalazione degli stessi genitori, c’è anche il rapporto tra educatori e bambini che deve essere di uno a quattro in caso di lattanti da zero a un anno, di uno a sei se si tratta di bambini fino a due anni e di uno nove per quelli fino a tre anni. Così come l’età delle educatrici, alcune delle quali, in particolare tra quelle dipendenti del Comune, sono ormai prossime alla pensione. Tutto quanto rilevato nel controllo è stato poi messo nero su bianco in una relazione che l’assessore ha stilato personalmente e che in seguito sarà la base per trovare la soluzione definitiva ai problemi esistenti.

«Quando si tratta di bambini la nostra attenzione è massima», aggiunge Di Bartolomeo «per questo continueremo a monitorare la situazione non solo al nido Mariele Ventre, ma anche nella struttura di via Accolle, anch’essa gestita dalla cooperativa “I Girasoli”, che per quanto mi riguarda resta un sorvegliato speciale almeno fino a quando non sarà fatta piena luce sull’intera vicenda e, soprattutto, non saranno rimosse tutte le criticità riscontrate». Da tempo tra i genitori era partito una sorta di tam tam fatto di messaggi scambiati attraverso il web che portavano tutti verso la medesima direzione, e cioè che le cose all’interno del nido non andavano affatto bene.

«È triste constatare», si legge in uno dei tanti messaggi dei genitori «che persone che hanno scelto di lavorare con i bambini non abbiano la minima idea di cosa sia un bambino e lo immagina, e di conseguenza lo tratta, come un cicciobello inanimato, che non capisce e non prova emozioni, che necessita esclusivamente di avere la bocca piena, con il ciuccio o il cibo, e di dormire così non disturba. E la cosa più terribile è che mio figlio passa del tempo con queste persone». Parole cariche di amarezza che lasciano trasparire una sensazione di rabbia mista a impotenza, il tutto reso ancora più drammatico per il fatto che si tratta di neonati.

Qualcuno tra i genitori è andato oltre la protesta, decidendo di portare i propri figli in strutture private.

«Ci risulta qualche caso di bambino ritirato dal nido», ammette l’assessore che ,però, non condivide la scelta di chi ha deciso di abbandonare l’asilo “Ventre”. «Capisco lo stato d’animo dei genitori», tiene a sottolineare Di Bartolomeo, «ma ritengo che si tratti di una scelta eccessiva, anche perché stiamo già provvedendo a rimettere le cose a posto. Tra l’altro, proprio oggi (ieri ndr) si terrà l’elezione del comitato dei genitori che avrà il compito specifico di controllare ancora più da vicino la gestione della struttura frequentata dai propri figli».

Federico Centola

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