<strong>Basket. </strong>La tifoseria si ricompatta e spera che la società acquisisca un titolo sportivo di serie A

Roseto, gli squali tornano a mordere

Dominio degli Sharks nel torneo di C2 e promozione in C Dilettanti

ROSETO. Gli squali rosetani tornano a mordere. E lo fanno azzannando una formazione teramana, la Penta, liquidata senza troppa fatica nella finale dei play off del campionato di serie C2, così come accaduto con quasi tutte le avversarie affrontate dal Roseto Sharks durante la stagione regolare.

I rosetani hanno infatti chiuso il campionato primi con 56 punti all'attivo (contro i 36 della Penta, che ha chiuso al sesto posto), sbarazzandosi prima di Lanciano nel quarto di finale e poi di Penne, entrambe con un secco due a zero. La vittoria a spese del Teramo ha regalato dunque ai rosetani la promozione in serie C Dilettanti, la vecchia C1, riaccendendo l'entusiasmo tra i tifosi. 

Le drammatiche vicissitudini tecniche e societarie degli ultimi anni non hanno sopito del tutto la passione dei rosetani per la pallacanestro. Già durante le partite di campionato, gli spalti del PalaMaggetti sono stati sempre più affollati di quanto si potesse sperare per una gara di C2. D'altro canto la società, già durante la fase preparatoria della stagione, aveva allestito una formazione molto ambiziosa, quasi una squadra da serie A2 per i giocatori ingaggiati. Uno per tutti il lettone Janis Porzingis, già nazionale della sua patria e più volte nella rosa della massima serie italiana.

Che dire poi del sempreverde Alessandro Angeli, quasi sempre miglior realizzatore dei biancazzurri? A completare il quadro è giunto l'ingaggio di una vecchia conoscenza dei rosetani, cioè Phil Melillo, già coach negli anni d'oro della serie A, che è stato inserito a stagione iniziata nella veste di direttore tecnico, con lo sguardo rivolto al coach Antimo Di Biase, cui ha rivolto preziosi consigli. Insomma, tutti si sono accorti sin dalle prime battute che la squadra allestita era solo mascherata da formazione di C2, mentre in realtà si trattava di una compagine già pronta per il salto in categorie superiori.

Tanto è bastato per calamitare l'attenzione dei tifosi rosetani, reduci da tre morti sportive negli ultimi anni: due retrocessioni e un crack societario giunto dopo aver ottenuto la salvezza sul campo, mantenendo il diritto di restare in A1.  Ma questo ormai appartiene al passato. Tocca ora alla nuova società dirigere gli squali verso la loro giusta collocazione, riportando a Roseto la serie cui i tifosi sono abituati.

Al timone c'è Ettore Cianchetti, un rosetano doc che di mestiere fa il medico. Se è rientrato nella sua città dopo tanti anni di assenza per lavoro, vuol dire che ha in mente qualcosa di grosso. Altrimenti non ci avrebbe messo la faccia. Questo i tifosi lo hanno capito, perciò si aspettano da un momento all'altro l'annuncio dell'acquisizione di un titolo di categoria superiore, in modo che nella prossima stagione gli squali biancazzurri siano ai blocchi di partenza in un campionato di vertice. Magari assieme al Teramo basket, quello che milita nella massima serie, la squadra contro la quale Roseto ha dato vita a sfide memorabili prima di imboccare una rapida parabola discendente.

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