Roseto, rischia la vita a 17 anni per una sbronza

Ragazza salvata dal coma etilico grazie all’intervento dell’ambulanza. Era in piazza Libertà con un gruppo di amici insieme ai quali, dopo gli aperitivi in un bar, ha bevuto superalcolici acquistati in un supermercato

ROSETO DEGLI ABRUZZI. Una ragazza di 17 anni ha rischiato di morire in pieno centro a Roseto, in piazza della Libertà, a causa di un coma etilico, nel tardo pomeriggio di sabato. A salvarle la vita sono stati gli operatorii del 118, intervenuti dopo la chiamata di alcuni passanti e di amici che erano con lei. Accompagnata d'urgenza al pronto soccorso di Giulianova la ragazza, dopo le dovute cure, si è lentamente ripresa. Secondo alcune testimonianze, una comitiva di ragazzi avrebbe trascorso il pomeriggio dapprima in un locale, bevendo aperitivi alcolici, e poi in piazza dove si sono messi a bere altri alcolici acquistati in un supermercato vicino. L’eccesso di alcol ha annichilito la ragazza, che si è sentita male fino a perdere i sensi.

Il problema principale è la vendita di alcolici a minori, pratica vietata sia per quanto riguarda i supermercati sia per i locali. Non è la prima volta che a Roseto accadono situazioni del genere. Locali e supermercati continuano a vendere alcolici e a servire superalcolici a ragazzi neppure adolescenti. Alcuni genitori, nei giorni scorsi, hanno chiesto maggiori controlli e un maggior senso di responsabilità da parte dei gestori, i quali potrebbero incorrere in multe salate e chiusura temporanea del locale. La situazione purtroppo è davvero critica. Oltre piazza della Libertà, a Roseto ci sono altri due luoghi dove si ritrovano gruppi di ragazzi per bere alcolici e sovente ubriacarsi: piazza Dante e la pineta centrale. Qui alle cinque di pomeriggio, sabato e domenica, molti ragazzi sono già sbronzi. Vino e birra nei supermercati, e poi i cosiddetti “shottini” (detti anche “cicchetti”), bicchierini di superalcolici da mandar giù tutto d'un fiato.

Molti ragazzi fanno a gara a chi si ubriaca di più, in alcuni casi senza conseguenze, in altri rischiando grosso, come nel caso della ragazza andata in coma etilico. Tante, troppe bottiglie di vetro tra le mani, e bicchierini di plastica sparsi qua e là. La zona più critica è quella della pineta centrale: qui il sabato sera si concentra il maggior numero di ragazzi e ragazze che acquistano alcolici nei locali vicini. Consumo di alcol sfrenato, ragazzi che sbandano sbattendo sugli alberi della pineta e, la domenica mattina, vetri ovunque, anche vicino ai giochi frequentati dai bambini. Una situazione non più sostenibile, aggravata dallo spaccio di sostanze stupefacenti, una pratica sempre più diffusa e difficile da debellare. Emblematica, a tale proposito, la lettera di un'insegnante inviata al sito Cityrumors qualche settimana fa, nella quale riferisce di aver visto spesso minorenni che acquistano droga alla luce del sole, senza problemi, individuano facilmente anche gli spacciatori, e conclude con una frase che fa riflettere: «Penso che quella piccola passeggiata potrebbe farla chiunque, quelle informazioni potrebbero essere acquisite dalle forze dell'ordine in meno di un'ora. Basterebbe voler guardare, basterebbe non voler passare oltre».

Luca Venanzi

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