S.Omero, il Vibrata mangia i campi e minaccia le case

Le ripetute piene hanno eroso gli argini creando un canyon Vicino c’è il depuratore, che scarica acqua maleodorante

SANT’OMERO. Casa Rosini ad un passo dal precipizio. Il Vibrata, con le piene del 2011 e del 2013 ha mangiato oltre un ettaro di terreno privato oggi coltivato ad orzo, generando un canyon di profondità pari a tre metri. Pareti alte di terra argillosa che si stagliano sul pietrisco. Sembra di camminare, più che nel letto di un torrente, nell’alveo in secca del Tronto prossimo alla foce. La piana infossata di limo e sedimento potrebbe ospitare un centinaio di ombrelloni.

L’abitazione di Paolo Rosini dista poco dal baratro. Lui ha 92 anni e vive accudito dalla moglie ultraottantenne e dal figlio sessantenne. Abitazione e terreni li acquistò nel 1964. Mai, da allora, avrebbe immaginato che quel fiumiciattolo innocuo, un tempo pescoso e con acqua limpida tanto da essere impiegata al consumo domestico potesse mostrare un altro volto. Ora ha paura per quello che può accadere. Parte della sua campagna è scomparsa. Nel punto a maggiore erosione va a schiantarsi la piena con tutta la sua forza e, nella malaugurata ipotesi il Vibrata dovesse tornare ad ingrossarsi come ha fatto ieri e qualche anno fa, del suo podere resterebbe poco.

Anche perché la terra, geologicamente, in quel tratto è friabile. Il suo appello è arrivato alle istituzioni di ogni ordine ai quali ha scritto, ma nulla si è mosso.

Ci siamo avventurati lungo il sentiero scavato dal torrente, fra Sant’Omero e Nereto, fra via alla Ruenia e via Primo maggio. C’è un paesaggio lunare, fra vegetazione (la natura sta risorgendo regalando anche piante di pomodori pronte a fruttificare) e pietrisco. Guadiamo il rivolo d’acqua e raggiungiamo lo scarico del depuratore di Nereto. L’odore è nauseabondo. Il naso misura il lezzo prodotto dall’acqua in caduta mentre le ultime analisi microbiologiche dell’Arta – ci dicono dal Comune di Nereto – danno la carica batterica nei limiti di legge. Sarà, ma il colore marrone-grigiastro suggerirebbe altro. Come fosse un affluente del Vibrata, dallo stagno di acque depurate parte un ruscello che si getta nel torrente ed improvvisamente l’acqua cambia colore.

Alex De Palo

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