Salmonella, i Nas al ristorante

Cento intossicati dopo il pranzo di pesce, indaga la procura

TERAMO. Maxi intossicazione da salmonella, arrivano i Nas. La procura ha aperto un'inchiesta sul grave episodio e i carabinieri del nucleo antisofisticazione hanno ispezionato il ristorante self service del residence di Roseto in un cui una settimana fa più di cento persone si sono sentite male dopo un pranzo di pesce. Di queste circa cinquanta, tra cui dieci bambini, restano ancora ricoverate negli ospedali di Teramo, Giulianova ed Atri.

Nei giorni scorsi, 48 ore dopo le prime segnalazioni, la Asl ha disposto la chiusura del ristorante che resterà tale fino a quando non saranno ultimate tutte le analisi. I primi test hanno confermato la salmonella, ma l'iter predisposto dall'ufficio igiene e prevenzione degli alimenti della stessa azienda sanitaria non è ancora concluso e si attendono i risultati di altri esami fatti su alcuni resti di cibo.

Secondo alcuni pazienti la vera responsabile delle decine di casi di intossicazione alimentare registrati negli ospedali di tutta la provincia sarebbe stata un'insalata di mare con del pesce evidentemente scaduto o mal conservato. A raccontarlo sono stati proprio alcuni dei ricoverati in ospedale. Non si tratta solo di turisti ma anche di persone della zona o arrivate dai paesi dell'interno per trascorrere una giornata al mare.

Il self service si trova infatti in prossimità del lungomare ed è molto frequentato, soprattutto nei week end, da chi si trova in spiaggia proprio per la pausa pranzo. E così domenica scorsa, dopo aver mangiato la stesso piatto incriminato, tutti hanno accusato gli stessi sintomi, cioè vomito, diarrea, nausea e febbre alta e si sono riversati in massa nelle guardie mediche e nei pronto soccorso degli ospedali per farsi visitare. Per molti di loro è stato sufficiente un trattamento a base di farmaci anti dissenteria e reintegrazione di liquidi mentre per alcuni è stato necessario il ricovero.

«Ero al mare con un amico», ha raccontato un giovane ricoverato a Teramo, «a pranzo siamo andati in questo self service: io ho preso l'insalata di mare e lui una frittura di pesce; dopo alcune ore ho iniziato a sentirmi male mentre a lui non è successo niente. Sono andato dal mio medico il lunedì mattina e lì c'erano già state altre decine di persone con gli stessi sintomi». E intanto, già nelle prossime ore, molti degli intossicati potrebbero presentare querela contro la proprietà del locale. Un atto che è già stato preannunciato da numerosi ricoverati. Non è escluso, inoltre, che prossimamente la procura decida di iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. (d.p.)

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