Salute unica, in duemila all’evento
Chiusi i tre giorni di confronto, premi per la lotta contro le malattie
TERAMO. Si è chiusa la terza edizione di One Health Award “Frontiera Africa” che ha fatto registrare la presenza di oltre duemila persone – tra cui oltre 400 studenti delle scuole superiori teramane – nelle varie sessioni dell’evento sulla salute unica promosso dall’Istituto zooprofilattico. Ieri mattina, al Centro internazionale di formazione e informazione veterinaria (Cifiv) dell’Izs l’autore e compositore David Monacchi, in dialogo con la giornalista Rai Giorgia Cardinaletti, ha trattato il tema del patrimonio eco-acustico delle foreste primarie.
In una lectio magistralis ha illustrato, con l’ausilio di immagini e suoni, l’ambizioso progetto “Fragments of Extinction”: una ricerca di lungo termine sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali più remote e ancora incontaminate del pianeta, basata su registrazioni 3D ad altissima definizione in Amazzonia, Bacino del Congo, Borneo. Nelle conclusioni il direttore generale dell’istituto Nicola D’Alterio ha ringraziato chi ha creduto nell’evento e sostenuto concretamente One Health Award: istituzioni, ospiti e personale. «L’Africa è stata e sarà la frontiera del nostro impegno, l’istituto lavora in quel continente da quasi 40 anni», ha evidenziato, «tanto abbiamo imparato in questi decenni e tanto ancora dobbiamo imparare, in uno scambio che – lo hanno ricordato il ministro Anna Maria Bernini e il presidente di Med-Or Marco Minniti – è sempre reciproco». Il direttore si è detto certo che la strada intrapresa è quella giusta. «Ma abbiamo bisogno di restare insieme, da soli non c’è salute, non c’è salvezza per il pianeta. La salute unica rimane il nostro faro e sono fermamente convinto che questo evento ci aiuta ogni anno diffondere la cultura di One Health», ha ribadito, «richiede sacrificio, ma come insegna l’etimologia della parola, si tratta di sacrum facere ed è qualcosa di sacro quello che realizziamo da tre anni. Abbiamo già in testa novità per il 2025 e la prossima destinazione del viaggio, ma l’orizzonte non cambierà: la salute unica per gli uomini, gli animali e il pianeta».
Nel corso della giornata di sabato sono stati anche assegnati i riconoscimento a protagonisti di attività a tutela della salute globale. I premi sono stati assegnati a Heinrich Feldmann per l’impegno nello sviluppo di Ervebo, il vaccino per l’Ebola, a John Nkengasong, coordinatore globale per l’Aids del Dipartimento di Stato americano e a padre Rosario Iannetti, missionario comboniano, che dedica la vita al miglioramento della salute fisica e spirituale delle persone più vulnerabili del Sud Sudan.