le indagini

Sant'Egidio, riaperto il centro estetico a luci rosse

L'attività gestita dai cinesi si è messa in regola con i permessi amministrativi, ma l’inchiesta sulla presunta prostituzione prosegue

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. La beauty farm si mette in regola e torna a vendere massaggi. Il centro estetico di Sant’Egidio alla Vibrata chiuso dal Comune per mancanza dell’autorizzazione ha ripreso la propria attività. Dal punto di vista amministrativo, infatti, la titolare ha depositato la Scia, per cui ora è in regola.

La sospensione dell’attività del centro estetico avvenne dopo il blitz dei carabinieri della locale stazione, dalle cui indagini emerse che oltre a servizi di manicure e pedicure venivano fornite anche prestazioni “particolari”, se richieste. Un numero di cellulare, poi, pubblicizzato in una locandina posta in vetrina e digitata in internet, riportava a siti a luci rosse di massaggi piccanti. L’inchiesta di polizia amministrativa portò, a seguito degli accertamenti dei militari santegidiesi, il dirigente comunale dell’area tecnica, ambiente e territorio a disporre l’immediata cessazione trattandosi di attività irregolare di centro estetico; l’inchiesta penale ipotizza, invece, il reato di favoreggiamento della prostituzione. Del caso si occupa il pm Irene Scordamaglia.

leggi anche: Sant'Egidio, massaggi hard, chiuso il centro estetico I carabinieri scoprono che l’attività gestita da cinesi non aveva nemmeno l’autorizzazione del Comune

L’ordinanza comunale di cessazione dell’attività era stata notificata due settimane fa ad una cinese di 41 anni residente a Corropoli, titolare del centro estetico della cui esistenza in Comune non c’era traccia. La donna, infatti, non aveva mai presentato richiesta allo sportello unico delle attività produttive. L’altra inchiesta, penale, riguarda per l’appunto il presunto reato di favoreggiamento della prostituzione. I carabinieri effettuarono due controlli il 2 e 3 marzo scorso nel centro estetico che aveva aperto i battenti lo scorso mese. Le irregolarità balzarono subito agli occhi delle forze dell’ordine che le approfondirono rimettendo tanto la richiesta di chiusura del centro estetico al Comune di Sant’Egidio, quanto il rapporto alla procura della Repubblica. I carabinieri verificarono anche il numero di cellulare pubblicizzato e scoprirono che riconduceva ad un sito web in cui si promuovevano massaggi particolari. Dal punto di vista amministrativo ora il centro estetico santegidiese è in regola mentre la procura prosegue nella sua inchiesta relativa al presunto reato di favoreggiamento della prostituzione.

Alex De Palo

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