Schiuma gialla alla foce del Vibrata

Misterioso fenomeno fa tornare l'allarme, arriva la polizia provinciale

ALBA ADRIATICA. Non si attenua il rumore della vicenda dell'inquinamento del torrente Vibrata. Nuove inquietanti presenze di sostanze schiumose vengono segnalate alla foce, mentre le Bandiere blu restano ancora sospese per le spiagge di Alba e Villa Rosa e la Ruzzo Reti rompe il silenzio per difendere il proprio operato. Intanto, si susseguono vertici intorno ai tavoli tecnici e politici. La questione dunque - che interessa i grandi temi dell'ambiente e del turismo - tiene ancora banco, nonostante i parametri delle acque marine antistanti la foce del Vibrata siano tornati nella norma.

LA SCHIUMA. L'ambientalista-reporter Giuliano Marsili non molla e, da sentinella del Vibrata, ha immortalato la presenza di schiuma gialla comparsa domenica tra il ponte di legno e la foce. ‹‹Nella mattinata di domenica», dice Marsili, «ho dovuto allertare di nuovo la polizia provinciale per la presenza di una schiuma di colore giallo, presente in maniera significativa nei pressi del ponte. Il vice presidente della Provincia Renato Rasicci, da me allertato, si attivava immediatamente per predisporre i prelievi del caso e i relativi controlli. Chiediamo al sindaco di Alba Franchino Giovannelli e alla sua decimata giunta se se la sentono di fare il bagno nel laghetto dell'oasi nei pressi del ponte, in quella poltiglia gialla, visto che la stessa acqua poi scorre fino al punto dove si sono tuffati, a poche decine di metri dalla spiaggia. Un fatto è certo: l'immagine di Alba è compromessa non dagli allarmismi degli ambientalisti, ma dall'incapacità politica di gestire un problema che si ripresenta ogni anno, ormai da tempo».

LA BANDIERA BLU. L'amministrazione comunale di Alba (eccetto qualcuno) le ferie non le ha fatte e, dopo l'ondata di polemiche che le è piovuta addosso senza una colpa direttamente riconducibile ad essa, cerca di correre ai ripari. La giunta ha preparato un corposo dossier sullo stato del torrente e del mare da far pervenire alla Fee Italia, l'organismo che rilascia le Bandiere Blu, affinchè revochi la sospensione del riconoscimento. L'amministrazione Giovannelli attende di essere ricevuta a Roma per chiarire definitivamente la questione. L'assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio ha garantito il suo impegno per scongiurare la sospensione della Bandiera Blu.

IL VERTICE. Ieri mattina intanto, in Provincia, l'amministrazione guidata da Valter Catarra, i sindaci, l'Ato e la Ruzzo Reti hanno fissato una scaletta. È emersa la necessità di mettere insieme iniziative immediate e altre strutturali che serviranno a migliorare la gestione del ciclo delle acque «nella consapevolezza, però, come confermato dalle analisi degli ultimi cinque anni da parte di tutti gli enti certificatori», fa sapere la Provincia, «che il sistema nel suo complesso funziona».

I LAVORI. La Ruzzo Reti si è impegnata ad utilizzare i fondi della straordinaria manutenzione, da 700mila a un milione di euro, per intervenire subito sul depuratore di Alba-Martinsicuro con un progetto di adeguamento che si aggiunge a quello da 590mila euro già realizzato nei mesi scorsi. I Comuni, inoltre, concordano di finalizzare alla risoluzione dei problemi individuati come prioritari, e fra questi il miglioramento dei sistemi di depurazione lungo il Vibrata, il nuovo piano d'ambito che dovrà essere approvato dall'assemblea dell'Ato. Ad occuparsi della progettazione sarà la Ruzzo Reti, che a questo tipo di elaborazione affiancherà anche un progetto strategico e strutturale da presentare a finanziamento al Cipe in maniera da attivare ulteriori canali di spesa. La Ruzzo Reti, ancora, collaborerà con la Regione nella sistemazione idraulica della foce del Vibrata. A questo scopo sono state predisposte le azioni che serviranno a individuare la tipologia di materiale sedimentato e, quindi, le modalità più idonee al suo smaltimento: intervento, quest'ultimo, di cui si occuperà il Genio civile regionale.

IL TAVOLO TECNICO. Intanto per giovedì è atteso un incontro tecnico ad Alba Adriatica proprio per discutere degli interventi da attuare alla foce e lungo il letto del Vibrata, laddove si sono cumulate terra e fango. Occorrerà stabilire, non appena saranno resi noti i risultati dei test chimici, come rimuovere quelle penisole di terra che sono state la trappola mortale per centinaia di pesci, morti asfissiati. Se quella melma dovesse risultare inquinata, rimuoverla vorrebbe dire gettare in mare altre sostanze nocive sedimentate. Dunque, bisognerà capire come rimuovere il tutto e dove smaltirlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA