LA DENUNCIA

«Sciacallaggio sugli affitti agli sfollati»

Roseto, Fdi-An denuncia: c’è chi chiede anche 800 euro. Appello al sindaco: fermi il fenomeno

ROSETO. «Fermiamo lo sciacallaggio sugli affitti ai terremotati, il sindaco deve intervenire». A chiederlo è il coordinamento comunale "Fratelli d'Italia-Allenanza nazionale" di Roseto degli abruzzi, secondo cui alcuni proprietari di immobili stanno approfittando dei terremotati chiedendo anche 800 euro di affitto al mese.

Dopo le scosse sismiche autunnali e la fortissima ondata di maltempo molti abruzzesi in difficoltà, oltre a essere ospitati nelle strutture turistico-ricettive, si sono rivolti ai proprietari delle case per recarvisi in affitto. E' il caso di coloro che beneficiano del Cas (contributo di autonoma sistemazione) da parte della Protezione civile, che ammonta a circa 500 euro al mese per poter far fronte alle spese di affitto. «Dobbiamo constatare, dopo aver interloquito con diversi operatori del settore», dice Francesco Di Giuseppe, portavoce di Fratelli d'Italia-An, «che molti proprietari di immobili stanno approfittando di questa situazione di difficoltà arrivando addirittura a chiedere fino a 800 euro di affitto al mese: un vero e proprio sciacallaggio. Per colpa di qualcuno Roseto rischia di passare come città di approfittatori, mentre è nella nostra storia e nella nostra identità quella di città solidale, soprattutto con i nostri conterranei abruzzesi che in passato hanno subito il terribile terremoto del 2009 all'Aquila».

Per contrastare il fenomeno secondo Di Giuseppe «èarrivato il momento che la politica faccia la sua parte. Chiediamo al sindaco di convocare subito in municipio le agenzie immobiliari operanti in città, e con loro di costituire un tavolo permanente per arginare questo fenomeno. Il primo cittadino si rivolga a tutti i proprietari degli immobili con un appello per favorire affitti a prezzi accessibili e per periodi accettabili, che sicuramente non compromettono i guadagni degli affittanti né l'offerta di alloggi per la prossima stagione turistica, soprattutto per quei proprietari titolari di diversi immobili. A seguire è anche necessario un monitoraggio e controlli mirati da parte della polizia municipale, in collaborazione con gli operatori del settore, per garantire che ciò accada realmente e non ci si fermi alle buone intenzioni. Non si tratterebbe solo di buona amministrazione ma di difendere la storia e il dna della nostra città». (l.v.)

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