Scontri post partita a Sant’Egidio alla Vibrata, la società: «Si faccia chiarezza»

28 Ottobre 2025

Accerchiato e preso a sprangate un mini bus dei sostenitori del Lanciano: tafferugli e cinghiate. Acquisiti i filmati delle telecamere per dare un nome agli autori dei disordini

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. Quanto accaduto domenica all’esterno dello stadio di Sant’Egidio, all’esito della partita tra la squadra locale e il Lanciano, vede la ferma condanna da parte della società vibratiana che confida nel lavoro delle forze dell’ordine affinché si faccia luce sull’episodio. Dopo il match, svoltosi regolarmente e finito con la vittoria dei padroni di casa, fuori dallo stadio un gruppo di ultrà della Santegidiese ha raggiunto e bloccato l’autocolonna della tifoseria del Lanciano composta da un pullman e quattro mini bus. Uno di questi è stato accerchiato e preso a sprangate, con il lunotto posteriore andato in frantumi. I tifosi ospiti che si trovavano sugli altri mezzi sono scesi venendo a contatto con i santegidiesi e dando luogo a tafferugli. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio e gli autori dell’accerchiamento del mini bus sono fuggiti. Avevano tutti il volto coperto da cappucci delle felpe e sciarpe.

La Santegidiese 1948 Ssd ha preso le distanze dall’accaduto e in un comunicato ha scritto: «La società, pur non avendo alcun coinvolgimento diretto, deplora e si dissocia da ogni episodio che possa offuscare il clima di sportività e rispetto che deve sempre contraddistinguere il calcio e i suoi protagonisti. La Santegidiese confida nel lavoro delle autorità competenti affinché venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto, ed esprime l’auspicio che simili situazioni non si ripetano, nel comune interesse di tutte le parti coinvolte. Il Club rinnova il proprio impegno nel promuovere i valori positivi dello sport – passione, correttezza e lealtà – che rappresentano da sempre la base della nostra attività e della nostra comunità sportiva».

I fatti post partita sono al vaglio delle forze dell’ordine che stano acquisendo, foto e filmati delle telecamere di sicurezza ma anche amatoriali: l’obiettivo è raccogliere elementi utili a risalire all’identità dei tifosi violenti, alcuni dei quali armati di cinture e bastoni, e procedere nei loro confronti da un punto di vista penale e amministrativo. A stretto giro potrebbero arrivare i primi Daspo.

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