Scritte contro Cgil e Cisl, c’è un’indagata 

Teramana accusata di eversione, secondo la polizia è vicina al movimento “Guerrieri ViVi”. Sequestrati volantini

TERAMO. La polizia l’accusa di essere l’autrice delle scritte che nel mese di agosto sono comparse sui muri e sulle vetrate delle sedi teramane dei sindacati Cgil e Cisl. Si tratta di una donna teramana, che per gli investigatori, sarebbe vicina al movimento denominato “Guerrieri ViVi”, riconducibile a movimenti no vax e ramificato su tutto il territorio nazionale.
Nei giorni scorsi gli agenti della Digos, coadiuvati da personale del centro operativo sicurezza cibernetica Abruzzo e su delega della Procura distrettuale dell’Aquila, hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione della donna che è indagata per i reati continuati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, diffamazione e associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico.
Durante l’attività di polizia giudiziaria sono stati posti sotto sequestro, oltre ad indumenti che per l’accusa sarebbero compatibili con quelli indossati dalla donna la notte dell’azione criminosa a cominciare da una giacca, anche volantini e manoscritti che, si legge in una nota della questura, «fanno ritenere la donna contigua al movimento dei “Guerrieri ViVi”». Sono inoltre state acquisite le copie forensi dei dispositivi telefonici e computer in uso alla donna, sui quali sono in corso approfondimenti investigativi per accertare eventuali altri fatti e il coinvolgimento di altre persone.
La donna, oltre che essere accusata di essere l’autrice delle scritte apparse nel mese di agosto sulle vetrate dei sindacati, è accusata anche di aver fatto delle scritte su un cartello stradale posizionato in via Tripoti per indicare la presenza dell’hub vaccinale che, all’epoca, si trovava in quella zona. (d.p.)
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