Scuola, precipita un pino dopo l’uscita degli alunni

Castelnuovo, crolla all’improvviso nel cortile delle elementari e medie E’ polemica in paese: Di Stefano e Berardinelli accusano il Comune

CASTELNUOVO. Un albero si schianta improvvisamente al suolo nel cortile di una scuola, fortunatamente non c'è nessuno nei paraggi: l'episodio, che poteva trasformarsi in tragedia, è avvenuto ieri mattina all'interno della scuola elementare e media di Castelnuovo Vomano. Appena dopo l'orario di uscita dei ragazzi da scuola, un grosso pino è caduto al suolo, sradicandosi dalla base. L'albero non si è piegato né spezzato, ma si è staccato di netto in prossimità delle radici senza che vi fosse l'azione del vento forte o di altri fattori ambientali esterni che potessero provocare l'accaduto. Nell'area dove il pino è caduto, fortunatamente, non stava passando nessuno, né alcuna macchina vi era parcheggiata: il pericolo, nel caso in cui l'albero si fosse schiantato al suolo una ventina di minuti prima, sarebbe stato reale, dato che proprio in quell'area sostano gli alunni prima di entrare a scuola e dopo l'uscita, inoltre nelle vicinanze di solito sono parcheggiate delle vetture. Sull'episodio intervengono i consiglieri comunali d'opposizione Andrea Berardinelli e Giuseppe Di Stefano, i quali auspicano che la giunta ed il sindaco Vincenzo Di Marco sappiano fornire risposte su quanto accaduto e attuino interventi volti a garantire la sicurezza dei cittadini. «Se l'episodio fosse accaduto venti minuti prima, all'uscita dei ragazzi, la loro incolumità sarebbe stata messa in pericolo», dichiarano Berardinelli e Di Stefano. «L'amministrazione deve attivare immediatamente un'inchiesta per stabilire le cause della caduta dell'albero e per stabilire se l'intero recinto scolastico sia in sicurezza. L'amministrazione era intervenuta con un lavoro di potatura», precisano i due consiglieri, «ma visto l'accaduto bisogna analizzare lo stato dei luoghi e mettere in sicurezza il complesso scolastico, onde evitare di non affidarsi al caso, come oggi, per evitare di mettere a repentaglio l'incolumità di alunni, insegnanti e genitori». (s.p.)

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