Senza luce le case per i terremotati

L'Enel non allaccia i contatori, cinque famiglie devono restare in albergo

MONTORIO AL VOMANO. Sembrava tutto pronto, e invece no: i 19 moduli abitativi provvisori (Map) di Montorio rimasti a lungo vuoti e assegnati nel dicembre scorso ad altrettante famiglie terremotate non possono ancora essere fisicamente consegnati perché l'Enel tarda ad allacciare la corrente elettrica. Superata la burocrazia, insomma, arriva l'ennesimo intralcio.

Un intralcio che appare inspiegabile, visto che negli appartamenti in questione gas e acqua sono già stati allacciati da parecchi giorni.

LA STORIA.
Dei 54 moduli di Montorio, costati quasi quanto una casa in muratura contando gli oneri di urbanizzazione, gli allacci delle utenze domestiche e l'arredo completo, all'indomani dell'inaugurazione - avvenuta lo scorso 23 maggio - ben 19 restarono vuoti, poiché molti dei richiedenti optarono per l'autonoma sistemazione anziché per l'assegnazione della casa in legno, come previsto dalle ordinanze della Protezione Civile. I Map, all'inizio, erano da assegnare solo a chi abitava in case classificate "E" ed "F", ovvero totalmente inagibili, e non potevano essere destinati a quelle famiglie ospitate negli alberghi di Montorio in quanto queste erano titolari di immobili solo parzialmente inagibili.

LA SVOLTA.
Nel dicembre scorso la svolta, con l'ordinanza del presidente del Consiglio che affidava ai sindaci il potere di attribuzione dei Map costruiti nei propri territori, cambiando i criteri di assegnazione. A questo punto il Comune di Montorio ha emanato due bandi. Il primo disponeva che dal 31 dicembre tutti i proprietari di case che avevano riportato danni gravi, ovvero di classe "E" (totalmente inagibili), avrebbero dovuto fare richiesta per un modulo abitativo, pena la perdita del contributo per l'autonoma sistemazione (Cas). Su 24 aventi diritto solo cinque hanno fatto richiesta di un Map, il che ha portato a un notevole risparmio per lo Stato, che ha cancellato 19 Cas. Con il secondo bando anche i proprietari di abitazioni parzialmente inagibili ("B" e "C"), che in base ai vecchi criteri non avrebbero potuto ricevere un Map, hanno potuto candidarsi.

L'ATTESA.
E a questo punto, vista la rinuncia di molte famiglie aventi diritto, i moduli sono stati finalmente assegnati ad altri nuclei, tra cui i cinque ancora ospitati in albergo. Finalmente una luce, anche se fioca, per dodici persone ormai esauste di vivere in una stanza d'albergo. Ma l'attesa continua. La loro sorte ora è legata all'Enel, che fin quando non attaccherà i contatori li costringerà a vivere in spazi angusti: il tutto con un esborso per lo Stato di circa 50 euro pro capite al giorno.

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