Silvi, affittava le case alle escort: agente immobiliare in carcere

La Cassazione respinge il ricorso di Ottavio Pacifici: confermati i quattro anni per favoreggiamento della prostituzione. L’uomo deve scontare anche altre pene

SILVI. La Cassazione (terza sezione penale) ha confermato la condanna in appello per l’agente immobiliare di Silvi Ottavio Pacifici, che in secondo grado si era visto confermare la condanna a quattro anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici per favoreggiamento della prostituzione inflittagli dal tribunale di Teramo nel dicembre del 2011. Con questo pronunciamento definitivo è scattata per Pacifici anche l'esecuzione di vecchie condanne per altri reati, per cui complessivamente l’uomo dovrà scontare sette anni e otto mesi. L’ordine di carcerazione scaturito da questo cumulo di pene è stato eseguito ieri dai carabinieri: Pacifici è stato portato nel carcere di Castrogno.

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La Cassazione si è espressa il 7 ottobre scorso su ricorso dello stesso Pacifici. Va sottolineato come l'impianto accusatorio di procura e carabinieri abbia retto fino al terzo grado di giudizio anche per l'operazione "Non solo affitti 3", l'ultima dello stesso genere messa a segno nel giro di qualche anno sulla costa teramana. Certo, Ottavio Pacifici già in primo grado era stato assolto dall'accusa di sfruttamento della prostituzione perchè il fatto non sussiste e Giuseppe Orsini, proprietario di alcuni appartamenti, finito a giudizio con Pacifici, era stato assolto sia dall'accusa di favoreggiamento per non aver commesso il fatto sia da quella dello sfruttamento perchè il fatto non sussiste.

leggi anche: Silvi, case affittate alle prostituteagente immobiliare condannato a 4 anni Ottavio Pacifici avrebbe gestito i contratti d'affitto degli appartamenti in cui esercitavano una quarantina di prostitute, ma avrebbe anche assistito le donne in tutte le loro necessità quotidiane. Assolto il proprietario delle case

Ma, in ogni caso, la conferma definitiva dei quattro anni per favoreggiamento inflitti all’agente immobiliare conferma la bontà dell’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Stefano Giovagnoni. Secondo l’accusa l'agente immobiliare non solo avrebbe gestito i contratti d'affitto di appartamenti in cui esercitavano almeno una quarantina di prostitute, ma era anche disponibile ad assistere le donne in tutte le loro necessità quotidiane: dall'accompagnarle a fare la spesa o in banca fino a scortarle a casa di qualche conoscente. L'operazione “Non solo affitti 3” aveva assestato un nuovo ko ad un sistema – quello della prostituzione negli appartamenti – già fiaccato da due precedenti inchieste che portarono in carcere altri quattro agenti immobiliari di Silvi. (red.te)

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