Silvi, avviso di garanzia al sindaco
16 Luglio 2010
Vallescura è indagato con due funzionari per abuso d'ufficio
SILVI. Inchiesta sugli chalet: la procura stringe i tempi e il pm Stefano Giovagnoni firma tre avvisi di garanzia. Destinatari il sindaco di Silvi Gaetano Vallescura e due dirigenti del Comune. L'accusa per tutti è abuso d'ufficio in concorso.
Per la procura avrebbero favorito l'attività di uno stabilimento balneare. Con il primo cittadino sono indagati Luigi De Santis, funzionario dell'ufficio commercio, e Giuseppe Musumarra, direttore generale del Comune. Ieri mattina i primi avvisi sono stati notificati dai carabinieri ai due funzionari, mentre al sindaco dovrebbe essere notificato nella giornata di oggi. Dalla procura chiariscono che questi provvedimenti non riguardano il caso chalet scoppiato qualche settimana fa e che ha portato alla chiusura di sette stabilimenti balneari: per questo c'è stato uno stralcio che potrebbe riservare altri avvisi.
De Santis ha ricevuto due avvisi: in uno risponde in concorso con il sindaco e Musumarra, nell'altro risponde risponde da solo sempre di abuso. L'indagine che ha portato il pm Giovagnoni a firmare tre avvisi di garanzia nasce da un episodio avvenuto nell'agosto del 2009. Secondo la procura nell'estate dell'anno scorso i carabinieri, durante un controllo in uno chalet, verificano che il locale resta aperto oltre l'orario previsto da un'ordinanza sindacale.
La legge prevede che per questa violazione scattino dieci giorni di chiusura. Il provvedimento di sospensione dell'attività viene firmato dall'allora funzionario vicario dell'ufficio commercio (in quel periodo De Santis è assente). Il giorno dopo, però, il direttore firma un provvedimento di autotutela in cui revoca il provvedimento di sospensione dell'attività dello chalet e fissa in trenta giorni il termine per fare ulteriori accertamenti. I trenta giorni passano ma nessun provvedimento viene preso.
Così lo stabilimento, che secondo la procura ha violato delle normative, avrebbe illegittimamente continuato la sua attività. Il sindaco Vallescura si dichiara tranquillo. «Sono sempre più sereno», dice, «l'avviso di garanzia sembra riguardare, come leggo dalla vostra testata on line, un'eventuale abuso d'ufficio commesso in concorso con alcuni funzionari.
Se di ciò si tratta, devo presumere che il fatto tragga origine da quanto verificatosi nell'estate 2009 in conseguenza di una multa elevata ad uno stabilimento balneare che avrebbe omesso di rispettare la chiusura come stabilito nell'ordinanza che regolamentava le fasce orarie alla vigilia di Ferragosto. Se di ciò si tratta, trovo difficile credere che la vicenda possa avere un concreto seguito».
Il "caso chalet" è scoppiato a giugno e mercoledì mattina i carabinieri della stazione di Silvi guidati dal maresciallo Antonio Tricarico, su disposizione della procura, hanno sequestrato varia documentazione all'ufficio commercio. L'inchiesta è appena iniziata.
Per la procura avrebbero favorito l'attività di uno stabilimento balneare. Con il primo cittadino sono indagati Luigi De Santis, funzionario dell'ufficio commercio, e Giuseppe Musumarra, direttore generale del Comune. Ieri mattina i primi avvisi sono stati notificati dai carabinieri ai due funzionari, mentre al sindaco dovrebbe essere notificato nella giornata di oggi. Dalla procura chiariscono che questi provvedimenti non riguardano il caso chalet scoppiato qualche settimana fa e che ha portato alla chiusura di sette stabilimenti balneari: per questo c'è stato uno stralcio che potrebbe riservare altri avvisi.
De Santis ha ricevuto due avvisi: in uno risponde in concorso con il sindaco e Musumarra, nell'altro risponde risponde da solo sempre di abuso. L'indagine che ha portato il pm Giovagnoni a firmare tre avvisi di garanzia nasce da un episodio avvenuto nell'agosto del 2009. Secondo la procura nell'estate dell'anno scorso i carabinieri, durante un controllo in uno chalet, verificano che il locale resta aperto oltre l'orario previsto da un'ordinanza sindacale.
La legge prevede che per questa violazione scattino dieci giorni di chiusura. Il provvedimento di sospensione dell'attività viene firmato dall'allora funzionario vicario dell'ufficio commercio (in quel periodo De Santis è assente). Il giorno dopo, però, il direttore firma un provvedimento di autotutela in cui revoca il provvedimento di sospensione dell'attività dello chalet e fissa in trenta giorni il termine per fare ulteriori accertamenti. I trenta giorni passano ma nessun provvedimento viene preso.
Così lo stabilimento, che secondo la procura ha violato delle normative, avrebbe illegittimamente continuato la sua attività. Il sindaco Vallescura si dichiara tranquillo. «Sono sempre più sereno», dice, «l'avviso di garanzia sembra riguardare, come leggo dalla vostra testata on line, un'eventuale abuso d'ufficio commesso in concorso con alcuni funzionari.
Se di ciò si tratta, devo presumere che il fatto tragga origine da quanto verificatosi nell'estate 2009 in conseguenza di una multa elevata ad uno stabilimento balneare che avrebbe omesso di rispettare la chiusura come stabilito nell'ordinanza che regolamentava le fasce orarie alla vigilia di Ferragosto. Se di ciò si tratta, trovo difficile credere che la vicenda possa avere un concreto seguito».
Il "caso chalet" è scoppiato a giugno e mercoledì mattina i carabinieri della stazione di Silvi guidati dal maresciallo Antonio Tricarico, su disposizione della procura, hanno sequestrato varia documentazione all'ufficio commercio. L'inchiesta è appena iniziata.
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