Sono 16 le scuole senza presidi

14 Agosto 2011

Altri tre dirigenti vanno in pensione e non vengono sostituiti

TERAMO. Aumentano le reggenze nelle scuole teramane e gli istituti senza preside, causa pensionamenti e trasferimenti, passano da tredici a sedici. Facendo un rapido calcolo, quest'anno in provincia una scuola su cinque non avrà il dirigente, considerato che gli istituti complessivamente sono 55.

«Gli incarichi di presidenza sono stati aboliti ormai da anni», spiega Lantino Romani dall'Ufficio scolastico provinciale, «è impossibile fare nuove nomine. Per quelle bisognerà attendere le graduatorie dei nuovi concorsi nazionali». Nel frattempo, entro il 22 agosto, i dirigenti in carica potranno presentare domanda per vedersi attribuita una seconda sede.

Sulla scia dell'anno scorso aumentano quindi i posti vacanti da pensionamenti e trasferimenti. Di conseguenza si assisterà a un nuovo valzer di poltrone.

Sono senza presidenza il convitto nazionale Delfico di Teramo e, fra gli istituti comprensivi, la D'Alessandro di Teramo e le scuole di Villa Rosa di Martinsicuro e Isola del Gran Sasso. Perde la dirigenza anche la direzione didattica di Notaresco. Restano inalterate, rispetto allo scorso anno, le reggenze delle direzioni didattiche di Teramo (I circolo, la Noè Lucidi), Sant'Egidio e Silvi. Varrà lo stesso per le medie Zippilli di Teramo e D'Annunzio-Romani di Roseto. Mantengono il doppio incarico anche i presidi degli istituti comprensivi di Tortoreto, Bellante, San Nicolò a Tordino, Montorio al Vomano e Castiglione/Castilenti/Bisenti. Stessa situazione anche nella scuola Giovanni XXIII di Pineto.

Ci sarà una reggenza anche nell'Ufficio scolastico provinciale. Maria Teresa Spinosi, da Ascoli, prende il posto di Lantino Romani, che per undici anni ha diretto l'ufficio. La nuova dirigente, che ha già preso servizio, avrà un doppio incarico, lavorando già all'Ufficio scolastico regionale dell'Aquila. Romani rimarrà comunque impiegato a Teramo.

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