CORONAVIRUS

Tamponi falsi nell’Ascolano: tra gli indagati quattro teramani

Sono clienti di Bellante e Martinsicuro del farmacista agli arresti domiciliari

MARTINSICURO. Ci sono anche clienti teramani tra coloro che chiedevano tamponi falsi al farmacista ascolano finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Ascoli. Si tratta di due di Bellante e di due di Martinsicuro. Nei giorni scorsi i carabinieri di Ascoli hanno arrestato (ai domiciliari) Alberto Angelini, 41enne titolare di un farmacia ad Appignano del Tronto. I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Ascoli Annalisa Giusti all’esito delle indagini coordinate dalla Procura picena.
Con il farmacista sono indagati in 17: per tutti l’ipotesi di reato contestata in concorso è di falso ideologico continuato. Le indagini hanno riguardato un giro di Green pass anti Covid. Secondo l’accusa della Procura bastava mandare una richiesta sul telefonino, precisando se si avesse bisogno di un “positivo” o di un “negativo” e il farmacista procedeva. Tra i suoi clienti, c’erano no vax che volevano procurarsi un Green pass senza fare un tampone, ma anche impiegati e operai che cercavano di ritagliarsi un periodo di riposo con una falsa quarantena da Covid, pur non avendolo mai contratto.