Tari, approvate le nuove tariffe: per le famiglie il taglio è del 19% 

In consiglio arrivano residenti delle case popolari degradate di via Brodolini e militanti anarchici Il sindaco Costantini sposa la loro protesta: «Pronto a manifestare con voi sotto la sede dell’Ater»

GIULIANOVA. Nel corso della lunga seduta di consiglio comunale di ieri, che si protratta fino a tarda serata, è stato approvato, con i voti contrari del Cittadino governante e della consigliera indipendente Valentina Piccione, il nuovo regolamento della tassa dei rifiuti, insieme alle nuove tariffe e alla determinazione del piano economico finanziario della Tari. «Il nostro ente ha richiesto all’Agir, quale ente territorialmente competente, una revisione straordinaria del Pef in occasione del cambio del gestore dei rifiuti, la Diodoro Ecologia», ha sottolineato l’assessore al bilancio Soccorsa Ciliberti, «ciò ha comportato una variazione dello stesso piano economico finanziario. Nel Pef validato le spese tariffarie di riferimento per la gestione dei rifiuti urbani, relative al 2023, sono di 5.498.538 euro, ripartite in entrate di componenti di costo variabile, 3.016.044 euro, e componenti di costo fisso, 2.482.493». La Ciliberti ha sottolineato come nelle nuove tariffe Tari vi sia una diminuzione media delle tariffe per le utenze domestiche pari al 19,47%, mentre per quelle non domestiche, la diminuzione media è pari al 5,63%. Scettico è il capogruppo del Cittadino governante Franco Arboretti, secondo il quale non ci sono risparmi così evidenti: «I risparmi sono minimi», ha affermato, «quello applicato da questa amministrazione è un modello vecchio, noi siamo per i rifiuti zero e per una economia circolare». L’assessore Marco Di Carlo, nel rispondere ad Arboretti, lo ha accusato di fare demagogia, e ha sottolineato che «le tariffe sono già bloccate per tonnellaggio: abbiamo inoltre imposto l’utilizzo dei mezzi elettrici, euro 5 e euro 6, la figura dell’operatore di quartiere e quattro isole ecologiche. Incluso nel nuovo contratto è lo smaltimento e la pulizia del guano dei piccioni».
È arrivata in consiglio, al termine della votazione delle tariffe Tari, una delegazione degli anarchici del Campetto occupato, con alcuni residenti delle case Ater di via Brodolini, esponendo lo striscione “Rispetto per le case popolari”. In maniera molto pacifica i residenti, in rappresentanza di 50 famiglie, hanno chiesto aiuto agli amministratori e all’opposizione, affinché li aiutino ad ottenere un supporto concreto, al fine di ripristinare le proprie abitazioni, visibilmente deteriorate e con alcune aree inagibili. I ragazzi e gli abitanti di via Brodolini sono stati salutati con un lungo applauso da parte del consiglio tutto. Così il sindaco Jwan Costantini, che ha annunciato di essere pronto a una manifestazione, assieme ai residenti, sotto gli uffici dell’Ater a Teramo. «Siamo arrabbiati più di voi», ha detto il sindaco, «abbiamo una fitta corrispondenza con l’Ater e non comprendiamo come venga gestito. Da domani mattina (oggi, ndc) continueremo a sollecitare gli interventi: è passato un tempo ingiustificabile dal giorno del preventivo inviato». Arboretti ha proposto invece di mettere in piedi un tavolo permanente insieme all’Ater con tutto il consiglio comunale, per esercitare ulteriori pressioni nella risoluzione del problema.
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