Teramo, aggredì per gelosia il fidanzato della madre, scarcerato il 17enne 

Tentato omicidio in via Po, trasferito in una comunità il ragazzo che accoltellò il pakistano

TERAMO. E’ stato scarcerato il 17enne che nella notte fra il 18 e il 19 novembre ha aggredito in via Po il nuovo compagno della madre.
Il ragazzo, dopo l’aggravarsi delle condizioni del pakistano che aveva ferito alla giugulare con un oggetto appuntito, il 30 novembre era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere. Il ragazzo era stato rinchiuso nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma. Durante l’interrogatorio di garanzia, eseguito dal gip di Roma, il ragazzo – difeso dall’avvocato Giuseppe Gliatta – ha risposto a tutte domande. Il risultato dell’interrogatorio è stato poi trasmesso all’autorità dell’Aquila – è competente il tribunale dei minori – e infine giovedì scorso il tribunale del riesame ha discusso il caso. E ha revocato misura cautelare, disponendo per il ragazzo l’ingresso in una comunità in provincia dell’Aquila. Determinante nella decisione del giudice, con ogni probabilità, è stato l’atteggiamento del 17enne: ha detto che non era sua intenzione aggredire il pakistano, che si è trattato di un momento di gelosia nei confronti della madre. Il ragazzo è anche scoppiato a piangere, dimostrandosi in qualche modo pentito. Probabilmente grazie a questo atteggiamento – il giovane ha dimostrato di voler iniziare un percorso riabilitativo – è stata decisa una misura più leggera. Il 17enne poche ore prima dell’arresto aveva annunciato al suo difensore di voler scrivere una lettera di scuse al pakistano, che ora sta meglio.
Inizialmente il ragazzo era stato denunciato per lesioni gravi, ma il quadro clinico dell’uomo che aveva aggredito dopo le prime ore si è molto complicato, tanto che il ferito è stato ricoverato in rianimazione dopo un intervento salvavita. Il ragazzo non sopportava che la madre avesse intrapreso una relazione con il 27enne pakistano, commerciante ambulante di Alba Adriatica.
Poco dopo la mezzanotte il 17enne ha visto la coppia vicino al furgone giallo di lui, parcheggiato lungo via Po. E prima ha preso a sassate e a minacce il pakistano, poi – pochi metri più in là, praticamente davanti al portone dello stabile in cui il ragazzo abita con la madre – ha aggredito con un oggetto acuminato A.K.S., ferendolo sulla tempia, sulla guancia e sulla mascella. (a.f.)
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