Teramo: anziani truffati da un finto assicuratore 

Due casi in città: l’uomo dice alla vittima di turno di dover riscuotere polizze per conto del figlio

TERAMO. Quando gli anni pesano nulla è semplice. Ed allora ecco i falsi operai dell’Enel, i falsi medici, i falsi ispettori, i falsi avvocati pronti a raggirare e derubare gli anziani. L’ultimo escamotage è quello di fingersi assicuratori mandati dai figli a ritirare dei soldi.
A Teramo in poche settimane sono state due le denunce arrivate ai carabinieri della compagnia che, ancora una volta lanciano l’appello: «Non fidatevi, chiamate subito, avvisate i vostri familiari». I colpi sono avvenuti in centro e gli investigatori non escludono possa trattarsi della stessa persona. La tecnica usata è uguale per entrambi i colpi che hanno fruttato rispettivamente 500 e 1500 euro. Nel primo caso un uomo sulla cinquantina, descritto dai modi cortesi e ben vestito, si è presentato nell’abitazione di marito e moglie spacciandosi per l’assicuratore del figlio inviato a casa per raccogliere la somma di 500 euro. E ai due ha raccontato particolari così veri di conoscenti che gli anziani si sono fidati e hanno consegnato i soldi. Solo quando hanno parlato con il figlio hanno scoperto che nulla era vero.
Il truffatore potrebbe essere la stessa persona che qualche giorno dopo si è presentata nell’abitazione di un altro anziano e con la stessa scusa si è fatto consegnare 1500 euro. Anche in questo caso facendo intendere di conoscere particolari così veri che il pensionato ha subito creduto di dovergli dare quei soldi per il figlio. Che fosse una truffa lo ha scoperto un’ora dopo quando ha chiamato il figlio. Poi la denuncia ai carabinieri, le prime indagini e per l’anziano uno stato di angoscia che difficilmente lo abbandonerà.
E mentre le truffe mettono insieme numeri che sono da bollettino di guerra, da anni si attende l’approvazione della norma che inasprisce le pene per chi truffa gli anziani visto che i casi che arrivano nelle aule di tribunale, spesso per la difficoltà di indagini di questo genere, sono sempre pochi. Qualche giorno fa nel palazzo di giustizia teramano un napoletano è stato condannato a quattro anni con l’accusa di estorsione: aveva telefonato ad un anziano fingendosi carabiniere e dicendogli che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale. Aggiungendo che l’assicurazione della vettura era scaduta e che per evitare conseguenze più gravi avrebbe dovuto dare dei soldi ad un avvocato che stava arrivando a casa per «sistemare la pratica».(d.p.)
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