Teramo-Ascoli, le Province si alleano

Insieme dal nuovo ministro Passera per l'alluvione e le misure anti-crisi

TERAMO. Le province di Teramo e Ascoli si tendono la mano. E dopo anni di buoni propositi arrivano a programmare azioni comuni per difendersi dalla crisi e dal taglio dei sostegni statali. Il primo passo è un'adunanza congiunta dei due consigli provinciali.

La riunione dei due consigli si terrà, in forma solenne, nella sala municipale di Civitella domani alle 15,30. L'iniziativa, che rientra nelle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, è stata fortemente voluta dai presidenti dei due consigli provinciali, Mauro Martino (Teramo) e Armando Falcioni (Ascoli). "I nostri territori sono confinanti e condividono molte cose", spiega Martino, "e Civitella rappresenta l'emblema di questa unione. Un semplice confine non può rappresentare una barriera". Falcioni fa notare che ci sono rapporti strettissimi fra le vallate del Tronto e quella del Vibrata, che insieme contano una popolazione di 250mila persone, con lingua, tradizioni, abitudini e costumi in comune. "Noi abbiamo bisogno di voi e viceversa. Perchè non parlare di area vasta interregionale, rispettando ovviamente le differenze culturali?", osserva, lanciando una prima proposta. Un pacchetto turistico congiunto Ascoli-Civitella, due centri storici che distano 10 chilometri ma che non interagiscono sul fronte della promozione turistica.

Ma il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, va oltre. E annuncia che nell'adunanza di domani proporrà un'azione congiunta per operare subito su due fronti: il finanziamento del protocollo d'intesa Vibrata-Tronto per il rilancio industriale delle due vallate e il risarcimento dei danni dell'alluvione del 1º marzo. "Ritengo sia il caso di chiedere un incontro congiunto al ministro Passera", afferma Catarra, "per ottenre finanziamenti per il protocollo, su cui entrambe le Province si sono mosse in maniera separata: è il caso che i due consigli a Civitella si pronuncino su questo. Lo stesso per i fondi dell'alluvione: Marche e Abruzzo hanno fatto percorsi, a volte anche disgiunti, per ottenere il ristoro dei danni (il riferimento è all'aumento delle tasse deciso dalla Regione Marche e alla proposta di legge regionale per l'anticipo di 20 milioni di fondi Fas in Abruzzo, ndr) ma anche univoci". Il riferimento è al ricorso contro l'obbligo alla "tassa sulle disgrazie" prevista nel decreto milleproroghe.

Padrone di casa, domani, sarà il sindaco Gaetano Luca Ronchi che ha sottolineato che a Civitella si continuano a lanciare messaggi volti all'unità, sia dell'Italia, che di intenti fra le due province. I lavori inzieranno con i saluti degli amministratori delle due Province. Seguiranno le relazioni deo docenti Gianluca Gregori (Preside di Economia all'università delle Marche), Romano Orrù (ordinario di diritto costituzionale comparato all'università di Teramo) e Alessandro Torre (ordinario della stessa materia a Bari).

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