Teramo, bambino dimenticato sullo scuolabusautista e assistente rischiano il licenziamento

La procura apre l'inchiesta sul caso dello scuolabus di Montorio. Intanto la ditta chiede scusa: "Abbiamo sbagliato", così il presidente della cooperativa Flemac attraverso il Centro lancia un messaggio ai genitori del piccolo

MONTORIO. "Chiediamo scusa alla famiglia e al bimbo". A parlare attraverso Il Centro è la Intercoop, che gestisce il servizio di trasporto degli scuolabus per il Comune di Montorio al centro di una storia drammatica che ha fatto il giro d'Italia.

Dante Flemac, il presidente della cooperativa, si rivolge ai genitori del bimbo di quattro anni dimenticato venerdì per 4 ore nello scuolabus. "Abbiamo sbagliato e ne pagheremo le conseguenze, sebbene la negligenza sia stata commessa da due persone, nei confronti delle quali abbiamo preso provvedimenti drastici". Al momento l'autista e l'assistente, denunciati, sono stati sospesi dal servizio ma potrebbero essere licenziati. "E' un episodio di una gravità inaudita", ha continuato Flemac, "per questo abbiamo cercato di contattare la famiglia, che al momento si è giustamente chiusa nei nostri confronti. Restiamo comunque a loro disposizione e speriamo di incontrarli presto personalmente. Ci prendiamo le nostre responsabilità. Chi ha sbagliato deve pagare perché doveva avere attenzione".

"C'è stata una grossa superficialità, noi portiamo la merce più preziosa del mondo: i nostri figli. Anche noi ci stiamo male". La madre del bimbo, dal canto suo, è ancora molto arrabbiata e anche dispiaciuta. "A Mattino 5", ha detto (vedi l'articolo in basso, ndc), "l'intervento del sindaco è stato inappropriato. Non volevo assolutamente intervenire neppure telefonicamente, ma a malincuore sono stata tirata in ballo. Non volevo polemiche per chi è coinvolto, perché l'assistente era anche una mia amica. Mi dispiace per l'autista e l'assistente, poiché passeranno i guai, come li stiamo passando noi. Lo ribadisco non mi interessano le polemiche, così tutto questo clamore. Stanno usando mio figlio. E questo non lo volevamo; abbiamo aspettato una settimana, ci abbiamo ragionato tanto prima di presentare la denuncia. Ma ora voglio che finisca subito. Preferirei il silenzio stampa. E' la giustizia che deve fare il suo corso".

E la giustizia ha formalmente aperto un'inchiesta senza indagati. Il fascicolo è in mano al pm Bruno Auriemma. Ma non è possibile ipotizzare il reato di abbandono di minore perché prevede il dolo: la volontà da abbandonare il piccolo. Qui si tratta di una disattenzione che, seppure grave, non era voluta. L'unico reato, quindi, sarebbero le lesioni colpose, se il bimbo dovesse riportare danni psicologici.

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