Teramo, bambino morto durante la partita: assolto il medico

La tragedia a Pineto del piccolo Marco Calabretta. "Non sussiste" l'omicidio colposo per il mancato uso del defibrillatore

TERAMO. E' stato assolto il medico finito a processo con un'imputazione coatta per la morte del piccolo Marco Calabretta, il bambino di 9 anni di Pineto che il 25 settembre del 2015 morì in campo durante una partita di calcio. Al termine dell'udienza con il rito abbreviato, il giudice dell'udienza preliminare (Gup) Domenico Canosa ha assolto Darush Barhi, all'epoca dei fatti in servizio al 118 di Atri, con la formula "il fatto non sussiste". Al medico (difeso dall'avvocato Gianfranco Jadecola) veniva contestato l’omicidio colposo per il mancato uso del defibrillatore. Una morte causata, come stabilì l'autopsia, da una fibrillazione ventricolare alla cui base c'era una malformazione congenita. Nel corso dell'udienza la stessa Procura (rappresentata in aula dal procuratore Antonio Guerriero) ha chiesto l'assoluzione del medico. Sul caso della morte del piccolo Calabretta la Procura, a seguito della denuncia dei familiari del bambino, ha aperto un altro fascicolo che vede quattro indagati, fra i quali due infermieri e due aiuti autisti, componenti dell'equipaggio della prima ambulanza delle Croce rossa intervenuta nel campo di calcio di Pineto. (d.p.)