Teramo, Biasi rinviato a giudizio per bancarottaIl banchiere veronese nei guai per il crac Bluradia

Paolo Biasi, 72 anni, banchiere-industriale più potente del Nord Est, presidente della Fondazione Cariverona (il maggiore azionista della Unicredit di Alessandro Profumo), sarà giudicato a Teramo per il reato di bancarotta

TERAMO. Il gip ha deciso: rinvio a giudizio per il banchiere Paolo Biasi, presidente della Fondazione Cariverona (principale azionista italiano di Unicredit) ed ex presidente del consiglio di amministrazione della Bluradia, la fabbrica fallita di Colonnella. A giudizio anche Giovanni Biasi, fratello del banchiere. Entrambi saranno processati a Teramo il 12 gennaio del 2012.

La decisione è stata appena presa dal giudice del tribunale teramano. A Biasi, iscritto nel registro degli indagati a Teramo nel maggio 2009, viene contestato il reato di bancarotta preferenziale dopo il fallimento della Bluradia, l'azienda di Colonnella specializzata nella produzione di radiatori e dichiarata fallita nel maggio 2008.

L'inchiesta è quella del pubblico ministero Davide Rosati sul fallimento di una delle aziende del gruppo Biasi chiusa nel 2008. Il nome di Biasi, però, compare su due diversi fascicoli aperti dalla procura teramana: uno per il fallimento della Bluradia e l'altro per il fallimento della Bluterma. Per il secondo il banchiere, all'epoca presidente del consiglio d'amministrazione, è già stato rinviato a giudizio con l'accusa di bancarotta preferenziale per un processo che si terrà a maggio. Con Biasi era imputato anche Francesco Salvatore Dattoli, anche lui amministratore, ma se l'è cavata con un non luogo a procedere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA