Teramo, estorce soldi alla sorella e alla madre per droga: assolta

Decisiva la deposizione della mamma in aula: "La mia denuncia è stata un gesto per chiedere aiuto, ora mia figlia si sta disintossicando"

TERAMO. Era finita a processo per estorsione e maltrattamenti a madre e sorella. All’epoca dei fatti aveva poco più che vent’anni ed una realtà di tossicodipendenza fatta di continue richieste di soldi in famiglia, ma anche di botte. Oggi è diventata mamma e sta tentando un percorso di recupero in una comunità. E il giudice Franco Tetto l’ha assolta perchè il fatto non sussiste.

Le motivazioni della sentenza daranno una spiegazione giuridica, ma è evidente che le testimonianze in aula indicano già molti perchè. A cominciare da quella della madre che davanti al giudice ha raccontato come la sua denuncia fosse stata soprattutto un grido d’aiuto. «Dovevo aiutare mia figlia ad uscire dalla droga», ha detto, «ma ho capito che da sola non avrei potuto farcela. Mia figlia era cambiata, pensava solo alla dose e per questo non guardava in faccia a nessuno. Quando l’ho denunciata l’ho fatto per chiedere aiuto e la mia richiesta è stata raccolta. Mia figlia da quel momento è stata seguita, è entrata in un percorso di recupero e ha cominciato a pensare di poter smettere».

Poi è arrivata la maternità e la vita di questa giovane donna di 28 anni è cambiata. «In quella bambina ha trovato la forza per rialzarsi, per riprendersi la sua esistenza», ha continuato la donna, «ho capito che la mia denuncia è servita ad aiutarla. Oggi mia figlia sta cercando di uscire definitivamente dalla tossicodipendenza, è una persona diversa da quella di qualche anno fa. Sicuramente con una maggiore forza per riprendersi la sua vita, una vita senza droga». I familiari non si sono costituiti parte civile

La ragazza era assistita dall’avvocato Antonio Di Gaspare.(d.p.)

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