Teramo Lavoro, proroga di 2 mesi

Salvi per ora i 110 precari, ma da luglio ci saranno solo 25 interinali

TERAMO. Dopo giorni di trattative e incertezze ieri è arrivata la notizia della prosecuzione dei contratti per i lavoratori della società in house della Provincia, Teramo Lavoro. Per ora possono tirare un sospiro di sollievo i 110 dipendenti che continueranno a lavorare fino al 30 giugno anche se si tratta dell'ultima proroga consentita per i contratti a tempo determinato e da luglio l'ente ha già annunciato di voler procedere all'assunzione di personale tramite agenzie interinali. Per ora la "bomba" Teramo Lavoro sembra dunque disinnescata e con essa il punto interrogativo sul destino dei suoi precari, un argomento spinoso a questo punto rimandato all'estate, superata la stagione delle elezioni amministrative ormai alle porte in diversi Comuni.

L'INCONTRO. Ad annunciare la decisione è stato il presidente Valter Catarra nella riunione con i lavoratori convocata da Teramo Lavoro e alla quale ha partecipato, oltre all'amministratore unico Venanzio Cretarola, anche l'assessore al lavoro Eva Guardiani. "Si sta seguendo un percorso di trasparenza", ha spiegato Catarra, "quindi abbiamo deciso di tornare alla decisione originaria che prevedeva la prosecuzione dei contratti fino a giugno, cioè alla chiusura della fase di start up di Teramo Lavoro".

I FONDI. Rispetto ai fondi necessari per la copertura di tutti gli stipendi - questione che fino a ieri sembrava insormontabile - Catarra ha spiegato di "aver sbloccato una riserva esistente" e che nel frattempo convocherà un incontro con il presidente Gianni Chiodi e con l'assessore regionale al lavoro Paolo Gatti per capire quale sarà il destino dei centri per l'impiego, che potrebbero presto passare nelle mani della Regione con i relativi fondi. Solo quando questo particolare sarà definito, sarà più chiaro il futuro dei 67 dipendenti di Teramo Lavoro che fanno capo ai servizi per l'impiego mentre è certo che per tutti - anche per i 40 dipendenti al servizio degli altri settori dell'ente - a fine giugno si chiuderà il rapporto di lavoro con Teramo Lavoro.

LE PROSPETTIVE. La giunta ha già approvato una delibera di indirizzo per l'individuazione di un'agenzia interinale dalla quale assumere personale da giugno in poi, ma si tratta di una soluzione con la quale si potranno coprire solo 25 posti circa. Per tutti gli altri precari il futuro è incerto. Così come rimane in sospeso anche il destino della stessa società in house, che Catarra ha dichiarato di non voler chiudere ma che, di fatto, da giugno sarà svuotata. Ad aggravare la situazione c'è il fatto che la società è al centro di un'inchiesta della magistratura e Cretarola è bersaglio di forti critiche.

LE CRITICHE. Le ultime sono state quelle della Cgil che ieri in una nota ha chiesto le dimissioni di Cretarola accusandolo di comportamento anti-sindacale per aver screditato l'operato di sindacati e Regione nella vicenda durante l'assemblea di lunedì con i lavoratori. Anche il coordinamento provinciale di Fli è tornato ieri alla carica riproponendo una lista di domande sulla gestione dell'in-house a Catarra e Cretarola. Al centro delle critiche, in questo caso, la mancata trasparenza degli atti e delle assunzioni dei dipendenti, in particolare quella di Cretarola, che è stata all'origine delle inchieste aperte dalla magistratura.

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