Termovalorizzatore, riparte il progetto

Tancredi e Mazzarelli annunciano: «Si farà dopo la mega discarica di Notaresco»
TERAMO. La discarica a Grasciano entro un anno e, subito dopo, il termovalorizzatore. E' questa la strategia del Pdl per superare l'emergenza e chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti in provincia. Il primo passo essenziale è sbloccare il progetto per l'ampliamento della discarica a Grasciano, nel territorio comunale di Notaresco. Poi partirà l'operazione del termovalorizzatore.
Se il Cirsu, il consorzio dei sei comuni costieri propritario dell'impianto chiuso di Grasciano, non riesce a trovare una soluzione con Sogesa, la propria società operativa, interverrà la Regione nominando un commissario ad acta che adotti provvedimenti necessari per l'avvio dei lavori per ampliare la discarica. «Non possiamo più aspettare», afferma Paolo Tancredi, senatore e segretario provinciale del partito, «siamo in un momento drammatico e non si può pensare ad ulteriori aumenti delle tariffe».
Entro la prossima estate la discarica "Grasciano 2" deve entrare in funzione. «E' un impianto fondamentale per tutta la provincia», afferma Tancredi, «il problema si risolve solo così». L'ampliamento della discarica nel territorio di Notaresco è già autorizzato dalla Regione ma i lavori non partono a causa di una situazione che Tancredi definisce inestricabile. «Non si riesce neppure a capire se la proprietà del terreno è di Cirsu o Sogesa», spiega, «ma non possiamo pagare una mala gestione che ha prodotto debiti insanabili».
La trattativa per liquidare con 2,5 milioni l'Aia, società che fa capo all'imprenditore Rodolfo Di Zio ed è partner del consorzio, è stata bloccata dai Comuni che non hanno soldi. «Il Cirsu potrebbe compiere un atto di coraggio e avviare i lavori dell'impianto», insiste Tancredi, «ma si esporrebbe a un contenzioso con il privato». L'alternativa è il commissarriamento già evocato dall'assessore regionale all'ambiente Mauro Di Dalmazio.
A rafforzare questa possibilità è Enrico Mazzarelli, consigliere provinciale e capo della segreteria del governatore Gianni Chiodi. «Il territorio teramano ha bisogno di un impianto», afferma, «non possiamo che prendere atto della situazione e intervenire con un provvedimento forte». ll Pdl, però, non mira solo a tamponare l'emergenza con la discarica di Grasciano ma punta a "chiudere il cerchio" sulla gestione dei rifiuti con un termovalorizzatore. Mazzarelli preferisce definirlo "impianto di recupero energetico" ma la prospettiva è comunque di rilanciare l'iniziativa che l'anno scorso era finita al centro dell'inchiesta pescarese sulla gestione dei rifiuti. «C'è una legge regionale che vieta i termovalorizzatori», conclude Tancredi, «ma nel programma elettorale è scritto che sarebbe stata modificata e questo aspetto verrà affrontato dopo aver risolto l'emergenza immediata».
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