Un aiuto ai bisognosi nella boutique San Martino di Teramo

I volontari che la gestiscono consegnano gratis abiti e scarpe usati: "Da noi vengono soprattutto stranieri, ma arrivano anche tanti italiani"

TERAMO. Da oltre dieci anni la “Boutique San Martino”, gestita da Patrizia Marcantonio e da Vincenzo Stanchieri, distribuisce gratuitamente ai più bisognosi abiti e scarpe. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 negli orari di apertura il piccolo punto di solidarietà situato sotto i locali del Comitato di quartiere San Berardo, in via Roma, si riempie di persone in cerca di beni di prima necessità. «Vengono soprattutto stranieri, ma anche tanti italiani. Molti sono quei ragazzi di colore che sono stati accolti nel nostro comune come rifugiati politici. Siamo sempre pieni, necessitano di tutto», spiega Patrizia. «All’inizio venivano accompagnati dagli assistenti perché non conoscono la lingua. Ora che si è sparsa la voce vengono da soli in gruppi di dieci. In media abbiamo venti persone al giorno, ma spesso sono di più. Dipende dalle giornate, di solito sono famiglie. Poco fa c’erano la mamma, il papà e due bambine, tutti italiani».

Girando nelle due stanze del seminterrato, si trovano abiti, cappotti, piumini, ma anche vestiti per bambini, scarpe e giocattoli, tutti disposti in buon ordine, ripiegati sugli scaffali o appesi. Qua e là ci sono anche tazzine, qualche cappello, una valigia. Vincenzo Stanchieri, il fondatore ormai 82enne della “Boutique” che prima era nei locali della parrocchia, spiega che senza Patrizia il punto di solidarietà avrebbe chiuso lo scorso anno. «A me dispiaceva», spiega la volontaria, «perché c’è davvero una gran quantità di persone che viene. Ho visto che è una bella realtà, ti senti appagata e soddisfatta quando sai che puoi aiutare qualcuno, anche se non sempre si riesce. Per esempio adesso ci è arrivato questo mucchio di scarpe. Ci metteremo un po’ a distribuirle, perché ci chiedono sempre 43-44 come numero. Non sempre capiscono, ma pian piano li portiamo a ragionare. Se la misura non c’è io non te la posso dare».

A fronte delle tante richieste, Patrizia e Vincenzo spiegano che sono ancora troppo pochi quelli che scelgono di contribuire offrendo ciò che non usano più. La “Boutique San Martino”, che prende il nome dal santo che secondo la tradizione tagliò in due il suo mantello per condividerlo con un mendicante, accetta ogni tipo di donazione, ad esclusione di quelle in denaro. Vanno bene vestiti, materassi, giocattoli, capi pesanti per il periodo invernale, coperte, piatti, bicchieri, stoviglie, prodotti per l’infanzia e tanto altro ancora, anche cibo all’occorrenza. «Il nostro motto è “Vestiamo gratis da 0 a 100 anni”. Chiunque può portare e vedere di persona ciò che facciamo delle cose che ci vengono date», conclude Vincenzo, «se ci sono materassi o reti, basta chiamarci e se non possono portarlo loro andiamo noi a prenderlo. Abbiamo bisogno di tutto».