Val Fino, la terra dell'abbandono

In sessant'anni gli abitanti sono diminuiti da oltre 16mila a ottomila

TERAMO. Solo 7.940 abitanti in cinque comuni. Sono questi i cittadini che abitano oggi la vallata del Fino, un vasto spicchio dell'entroterra teramano che, in sessant'anni, ha visto più che dimezzata la sua popolazione. Lo dicono i dati riportati dal periodico free press "Il Fino", diretto da Evelina Frisa, che nel numero di aprile pubblica uno studio sul problema demografico in vallata. I dati attuali sono stati forniti dagli uffici anagrafe dei vari comuni, mentre quelli più datati provengono dai censimenti dell'epoca. La popolazione attuale della Val Fino rappresenta un dato sconcertante se si pensa che nel 1951, esattamente sessant'anni fa, la vallata, con i suoi cinque comuni, contava 16.244 abitanti. In sei decenni, dunque, ha perso 8.303 residenti. È vero che la zona sta diventando una terra d'approdo per persone di altre nazionalità (vedi altro articolo in pagina), ma i nuovi residenti stranieri sono ben pochi se paragonati al numero degli abbandoni.

Il comune che in percentuale ha perso più abitanti negli ultimi sessant'anni è Arsita, che è passato dai 2.318 abitanti nel 1951 agli 889 al 31 dicembre 2010. Bisenti conta solo 1.957 abitanti, 2.839 in meno rispetto al 1951, quando era il paese più popolato della zona. Castilenti in sessant'anni è passato da 2.518 abitanti a 1.585. Montefino oggi conta 1.112 abitanti, nel 1951 erano 2.399. Il comune più popolato della vallata oggi è Castiglione Messer Raimondo con i suoi 2.397 abitanti; sessant'anni fa erano 4.213.

Lo studio pubblicato dal "Fino" rivela che lo spopolamento della zona sta continuando, ma a ritmi molto più bassi di quelli dei decenni precedenti. Dal 2003 al 2010, in sette anni, gli abitanti della vallata sono diminuiti di 523 unità, circa 73 all'anno. Il calo demografico resta costante, dunque, ma si è molto rallentato. In proiezione su sessant'anni, infatti, un calo di 73 abitanti all'anno avrebbe prodotto uno spopolamento di 4.380 unità e non di oltre 8mila, com'è avvenuto. Il comune di Bisenti è quello che negli ultimi anni risente maggiormente di questo calo demografico. Dal 2003 a oggi ha perso 35 unità per anno.

È molto interessante notare come la massiccia emigrazione che interessò anche l'Abruzzo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dopo l'unità d'Italia, non avesse affatto spopolato la Val Fino: nel 1881 la vallata aveva 11.560 abitanti, saliti a 13.532 nel 1926. È stato nel secondo dopoguerra, con l'industrializzazione e l'abbandono dell'agricoltura, che la popolazione dall'entroterra si è trasferita in modo massiccio nei centri urbani, sia sulla costa abruzzese che altrove. (red.te)

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