Giulianova

Veleggiata per ricordare Lanciotti, l’escursionista scomparso sul Gran Sasso

21 Settembre 2025

Familiari e amici hanno deciso di organizzare una veleggiata in ricordo di Giorgio Lanciotti, il 35enne rosetano, residente a Pineto, scomparso il 21 settembre 2024 dopo aver raggiunto la vetta del Corno Grande durante un’escursione sul Gran Sasso

GIULIANOVA. Oltre alla montagna amava anche il mare e le barche. Per questo familiari e amici hanno deciso di organizzare una veleggiata in ricordo di Giorgio Lanciotti, il 35enne rosetano, ma residente a Pineto, scomparso il 21 settembre scorso dopo aver raggiunto la vetta del Corno Grande durante un’escursione sul Gran Sasso. La commemorazione, a un anno dalla sparizione del giovane, finora non ritrovato, è organizzata in collaborazione con la Lega Navale sezione di Giulianova, il circolo nautico Migliori e l'Assonautica Teramo. Si terrà oggi, dalle 9.30, nel porto giuliese: alle iscrizioni seguirà, alle 10.30, la partenza delle 30 barche già aderenti.

«Il ricordo non è andato via nel cuore e nella mente di tutti loro ma pensando a lui e al suo amore per la vita e la gioia con cui l ha vissuta», scrivono amici e familiari di Lanciotti, «in onore di Giorgio un giorno di festa e di gioia in cui il vento ci porterà a lui. Il vento è il nome che abbiamo voluto dare a questa giornata e sulle coppe ci sarà scritto: nel vento. Il vento è ovunque, è la percezione che si ha in montagna e in mare muove le vele. Ci piace pensare che lui sia nel vento che ci accarezza e che gonfia le vele». Più che raddoppiato, rispetto a eventi passati del genere, il numero di imbarcazioni partecipanti. «La partecipazione è straordinaria», aggiungono i promotori, «è un numero che ci rende orgogliosi e felici, simbolo che l’umanità è forte e che lo sport unisca». Familiari e gli amici non si sono mai arresi all’idea di non ritrovare quantomeno il corpo di Giorgio. Dopo lo stop delle ricerche ufficiali e volontarie durante lo scorso inverno, le operazioni sono ripartite a inizio estate. La convinzione di riuscire nell’intento è stata tanto forte da spingere il decano delle guide alpine teramane Pasquale Iannetti e un gruppo di esperti escursionisti a scandagliare la cima del Gran Sasso partendo sia dall’alto che dal basso. Il mancato ritrovamento di Lanciotti ha fatto anche pensare a una misteriosa quanto apparentemente inspiegabile fuga. Del caso si è occupata anche la nota trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”.